Post invocationem, quam non in adiumentum sui carminis sed in favorem suscepti sui Vergilius posuit,incipit causas enumerare, quas lector vel auditor advertens,inter initia ipsa cognoscant et Iunonem saevam et deos ceteros malo studio eiusdem Iunonis non recte adsensos, et Aeneam non sua culpa perpessum esse quae passus est
Dopo l’invocazione, che Virgilio rappresentò non in appoggio del suo poema ma in favore del proprio lettore
cominciò ad elencare le cause per le quali il lettore o l'ascoltatore attento (che fa attenzione) fin dall'inizio capisca che Enea non per colpa sua soffrì sia la dura Giunone sia gli altri dei ingiustamente d'accordo con una severa punizione della stessa Giunone che sopportò (immagino sia EST e non es altrimenti sarebbe CHE TU SOPPORTI ma mi pare non c'entra nulla penso piuttosto che tu abbia dimenticato una "T")