Apelles, pictor egregius, perfecta opera, proponere solebat in pergola praetereuntibus. Ipse post tabulam pictam latens, quae vitia notarentur auscultabat, existimans vulgus severiorem iudicem quam se. Ferunt a sutore reprehensum esse vitium quoddam in crepidis. apelles, igitur, emendavit. postero die praetergressus est idem sutor, atque illa emendatione elatus, crus cavillari coepit.
Apelle, pittore straordinario (anche egregio va bene comunque) ,completata l'opera (è opera, operae quindi ablativo singolare / ablativo assoluto) soleva/ usava espor(la)/ proporla in bottega ai passanti /per quelli che passavano). Nascondendosi egli stesso dietro la tavola (il quadro dipinto), ascoltava quali difetti notassero preferendo come giudice il popolo severo piuttosto che se stesso. Raccontano che fu ripreso da un calzolaio per qualche errore nelle scarpe (nel senso si era scordato di dipingere qualcosa sulle scarpe) Apelle corresse di conseguenza (igitur). Il giorno seguente, passò davanti lo stesso calzolaio e (diventato) superbo per quella correzione inizio' a criticare (anche) la gamba




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/versione-latino/apelle-e-il-calzolaio.html