Un cane una volta afferrò inaspettatamente con i denti il suo padrone e, adirato, gli disse: "da ora in poi, padrone, non permetto più che tu osi ordinare azioni umili a me, animale fedele". Allora, il padrone non si oppose e fu soggiogato facilmente: infatti, il cane balzò contro l'uomo e lo vinse a morsi, ponendogli intorno un collare al collo. Dopo poco tempo il cane ha fame e sete e pensa "non ho più un padrone, che mi nutre". Come posso io, solo e essendo un cane, affrontare le mancanze della vita senza il padrone?". Umilmente, dunque, si volge all'uomo dicendo: "ora comprendo; è necessario che l'uomo comandi sugli animali". Così, dunque, libera il padrone celermente e subito acquista la libertà.
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