Των αγαθών ουδέν άνευ πόνου κρίνεται οι άνθρωποι· είτε υπό φίλων φιλεισθαι αναγκαιον εστι ευεργετειν αυτούς.
in effetti il verbo κρίνεται terza persona singolare non si accorda con άνθρωποι che è nominativo plurale forse hanno sbagliato .... succede anche agli autori di libri proviamo a tradurlo come ablativo " ανθρώποις"
Quindi la traduzione dovrebbe essere:
Tra le cose buone nulla senza fatica viene concesso agli uomini: (lett sia che...) Se (vuoi) essere amato dagli amici è necessario beneficiarli (fare loro del bene)
Questo succede perchè gli autori hanno il "vizietto" di prenderle da frasi di opere che nel contesto hanno un senso prese da sole diventano complicate
Quindi il lavoro dei traduttori studenti diventa complicato..... vabbè ..
l'altra frase
Ουδαμού γαρ ούτε ησυχιώτερον, ούτε απραγμονέστερον άνθρωπος αναχωρεί ή εις την εαυτού ψυχήν μάλισθ' όστις έχει ένδον τοιαύτα εις ά εγκυπτων εν πάση ευμαρεία ευθύς γίνεταi
Un uomo non può ritirarsi in un luogo più quieto o indisturbato della propria anima, soprattutto chi ha, dentro, principi tali che gli basta affondarvi lo sguardo per raggiungere subito il pieno benessere
questa è una frase del nostro caro Marco Aurelio
