da joey » 11 ott 2015, 12:28
[quote="biancaa"]Cum e Graecia Brundisium perveniremus, in portu illo inclito fasces librorum venalium expositos vidimus. Atque ego avide statim pergo ad libros. Erant autem isti omnes libri Graeci miraculorum fabularumque pleni, res inauditae, incredulae; ipsa autem volumina ex diutuno situ squalebant et habitu aspectuque taetro erant. Accessi tamen et, adductus mira atque insperata vilitate pretii, libros plurimos aere pauco emi, eosque omnes proximis noctibus cursim legi. Atque in legendo exinde carpsi et notavi mirabilia et in his commentariis scripsi. Erant igitus in illis scripta huiuscemodi: Scythas illos, sub ipsis septentronibus aetatem agentes, corporibus hominum vesci eoque vitu victam ducere et anthropophagos nominari; item esse homines sub eadem regione caeli unum oculum in frontis medio habentes, qui appellantur Arimaspi; alios item esse homines apud eandem caeli plagam singulari velocitatis, vestigia pedum habentes retro porrecta, non, ut ceterorum hominum, proospectanctia; praeterea traditum esse memoratumque in ultima terra, quae "Albania" dicitur, gigni homines qui in pueritia canescunt et plus cernunt oculis per noctem quam interdiu; item compertum esse Sauromatas cibum capere semper diebus tertiis, medio se abstinere.
giungendo dalla Grecia a Brindisi, in quel porto celebre vedemmo una bancarella (fasci esposti) di libri in vendita.
Ed io subito mi diressi avidamente verso i libri.
In realtà c'erano tutti questi libri greci ricchi di prodigi e di racconti, c'erano racconti incredibili mai uditi prima; in verità questi stessi volumi erano ricoperti di polvere perchè da molto tempo non venivano aperti (per la lunga inusabilità) ed erano di stato e d'aspetto tetro (ed avevano uno stato ed un aspetto tetro).
Tuttavia mi avvicinai e, attirato dall'incredibile ed inaspettato basso costo, comprai per poco bronzo moltissimi libri, e li lessi tutti alla svelta nelle notti a venire (successive). E nel leggere di volta in volta carpii e annotai cose incredibili e le scrissi in queste raccolte.
dunque in quei libri c'erano cose scritte di tal maniera:
quegli sciti, che vivono nell'estremo settentrione, si nutrono di carne umana e vivono di questo sostentamento e sono chiamati antropofagi; parimenti all'interno di questa stessa regione del cielo vi sono uomini che hanno un solo occhio al centro della fronte, che sono chiamati Arimaspi; allo stesso modo presso questa stessa regione del cielo visono altri uomini di eccezionale velocità, che hanno le piante dei piedi allungate dietro, non protese in avanti, come (le piante) di tutti gli altri uomini; inoltre si tramanda e si riporta alla memoria che nell'estrema terra, che si chiama "Albania", sono nati uomini che incanutiscono fin dalla fanciullezza e vedono di più durante la notte che durante il giorno; ugualmente si è scoperto che i Sarmati si cibavano ogni tre giorni, si astenevano nei giorni intermedi.