La nascita della pirateria in grecia (versione greco)

Messaggioda dadotratto » 18 ott 2015, 16:09

Οί γὰρ Ἔλλενες τὸ πάλαι καὶ τῶν βαρβάρων οἴ τε ἑν τῇ ήπείρῳ παραθαλάσσιοι καὶ ὄσοι νήσους εἷχον, ἑπειδή ἥρξαντο μᾶλλον περαιοῦσθαι ναυσὶν ἑπ' ἁλλήλους, ἑτράποντο πρὸς λῃστείαν, ἠγουμένων ἁνδρῶν οὑ τῶν ἁδυνατωτάτων κέρδους τοῦ σφετέρου αὑτῶν ἔνεκα καὶ τοῖς ἀσθενέσι τροφῆς, καὶ προσπίπτοντες πόλεμον ἁτειχίστοις καὶ κατά κώμας οἱκουμέναις ἤρπαζον καὶ τὸν πλεῖστον τοῦ βίου ἑντεῦθεν ἑποιοῦντο, οὑκ ἔχοντός πω αἱσχύνην τούτου τοῦ ἕργου, φέροντος δέ τι καὶ δόξης μᾶλλον. δηλοῦσι δὲ τῶν τε ἠπειρωτῶν τινὲς ἔτι καὶ νῦν, οἷς κόσμος καλῶς τοῦτο δρᾶν, καὶ οἱ παλαιοὶ τῶν ποιητῶν τὰς πύστεις τῶν καταπλεόντων πανταχοῦ ὁμοίως ἐρωτῶντες εἰ λῃσταί εἰσιν, ὡς οὔτε ὧν πυνθάνονται ἀπαξιούντων τὸ ἔργον, οἷς τε ἐπιμελὲς εἴη εἰδέναι οὐκ ὀνειδιζόντων. ἐλῄζοντο δὲ καὶ κατ' ἤπειρον ἀλλήλους. καὶ μέχρι τοῦδε πολλὰ τῆς Ἑλλάδος τῷ παλαιῷ τρόπῳ νέμεται περί τε Λοκροὺς τοὺς Ὀζόλας καὶ Αἰτωλοὺς καὶ Ἀκαρνᾶνας καὶ τὴν ταύτῃ ἤπειρον. τό τε σιδηροφορεῖσθαι τούτοις τοῖς ἠπειρώταις ἀπὸ τῆς παλαιᾶ λῃστείας ἐμμεμένηκεν· πᾶσα γὰρ ἡ Ἑλλὰς ἐσιδηροφόρει διὰ τὰς ἀφάρκτους τε οἰκήσεις καὶ οὐκ ἀσφαλεῖς παρ' ἀλλήλους ἐφόδους, καὶ ξυνήθη τὴν δίαιταν μεθ' ὅπλων ἐποιήσαντο ὥσπερ οἱ βάρβαροι.

dadotratto

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Messaggioda giada » 18 ott 2015, 16:10

la traduzione la trovavi sul nostro sito cliccando

comunque:

Infatti i Greci antichi e i barbari, che sul continente vivevano in località costiere, o abitavano le isole, dopo che presero con più stabilità e frequenza a trafficare tra loro per nave tendevano all'esercizio della pirateria. Li capeggiavano le personalità più in vista, per lucro privato e per reperire il cibo necessario agli individui più deboli del loro popolo. Assalivano centri sforniti di mura difensive, costituiti di villaggi sparsi e li mettevano a sacco: le loro risorse vitali provenivano essenzialmente da questa attività, che mentre non aveva ancora in sé nulla di indecoroso, costituiva piuttosto il mezzo per procurarsi una discreta rinomanza. Ne fanno fede alcune popolazioni del continente, che ancora ai nostri tempi si onorano di praticare con successo questa professione e i poeti antichi, che mettono invariabilmente in bocca ai loro eroi, in qualsiasi approdo sbarchino, la domanda: «siete pirati?»; e gli interrogati non suscitano affatto l'impressione di disprezzare un'attività simile, né pare che la giudichino indegna quelli che esigono una risposta. Anche sulla terraferma praticavano un brigantaggio reciproco. E ancora oggi, in molte terre di Grecia, la vita si svolge con queste antiquate consuetudini: nel paese dei Locri Ozoli, ad esempio, degli Etoli e degli Acarnani e nei territori circostanti. In particolare dall'antico uso della pirateria s'è inveterato in questi abitatori del continente il costume d'indossare sempre le armi. Poiché era abitudine un tempo in Grecia che tutti circolassero armati: le abitazioni non fortificate, i reciproci rapporti irti di rischi avevano imposto l'abitudine di passare la vita in armi, al modo dei barbari.

giada

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