Socrate non era (ᾔει imperfetto indicativo terza persona di εἶμι.) verso tutti (επι παντας ) nello stesso modo, ma spiegava (διδάσκω regge l'accusativo) ai giovani che pensavano di essere (οιομενους = οἴομαι participio mediopassivo presente maschile plurale accusativo) abili/dotati ma che disprezzavano l'apprendimento (καταφρονέω regge il genitivo μαθησεως) che hanno più bisogno di educazione le nature che sembrano essere le migliori.
Un po' complicata se vuoi ma spero che mettendoti le cose fra parentesi di essere riuscita a spiegartela

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