Avendo letto letto sulla tavoletta portata da un suo liberto che era stato giudicato nemico dal senato e [...]E già si avvicinavano i cavalieri ai quali era stato ordinato di trascinarlo al senato vivo. Quando comprese questo, (gli) conficcò il ferro nella gola, con l’aiuto del liberto Epafrodito. Ancora semivivo, disse al centurione che arrivava fingendo di venire in soccorso: “È tardi”. Ed in questa parola venne meno, gli occhi fuori dalle orbite e rigidi, con grande orrore e terrore dei presenti.
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