Dopo alcuni anni il funerale pubblico di Virginio Rufo, cittadino importantissimo e famosissimo offrì agli occhi del popolo Romano un insigne e memorabile spettacolo. [ ...] Infatti mentre stava nel consolato per rendere i favori al principe, cadde e si fratturò l'anca. Le esequie di quest'uomo apportarono grande ornamento al principe, alla generazione, anche al foro e alla tribuna degli oratori. Fu elogiato dal console Cornelio Tacito: infatti questo supremo coronamento accede alla fortuna di costui, elogiatore eloquentissimo.
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