NARRATIVA: IL GIORNO DELLA CIVETTA

Messaggioda lelagelo » 24 mar 2009, 14:28

Il GdC ha due filoni narrativi:quello giallo dove si indaga x arrivare all' assassino di Colasberna e quello ke de3scrive la società siciliana conm ntutte le sue regole.Il racconto inizia con un autobus ,in mezzo alla piazza del paese ,dove c'è un uomo ucciso: S.Colasberna,presidente di una cooperativa edilizia.La vicenda non è ambientata in un paese specifico ,proprio xkè si vuople far capire ke sarebbe potuta accadere in ogni parte della Sicilia vista l'omogeneità di vita e tradizioni.Quello ke subito si ncapisce è l'atteggiamento omertoso della gente:dall'autobus ,un istante prima stracolmo, c'è un fuggi fuggi generale e subito tutto piomba in un silenzio totale. Ad occuparsi delle indagini c'è il capitano Bellodi:perfetto antagonista della"sicilianità " di tutti gli altri personaggi che con la sua mentalità da uomo
del nord male si adatta a ritmi e modo di pensare siciliano.Dopo varie indagini il Cap. sembra arrivare al vero mandante dell'omicidio: il boss della zona:ma ,con un vero colpo di scena, in un attimo,mentre il Cap è in licenza,tutto di ribalta: il delitto di stampo mafioso diventa un'omicidio passionale! Le indagini delo Cap. diventano "inutili" xkè i precedenti inquisiti trovano un alibi di ferro e dell'omicidio vengono accusati la moglie con il suo amante.Bisogna tener presente che nel periodon della pubblicazione del libro,siamo negli anni '50,poco sapevamo della mafia ,della sua struttura verticistica, della sua infiltrazione e connivenza con i politici,alla luce di questo il romanzo assume un valore di denuncia,di messa a nudo del
marciume della società siciliana.Sicuramente l'omertà è soffusa in tutto il libro insieme a quel bieco servilismo tipico dell'uomo ke trema difronte al mafioso,ke lo fa diventere privo di personalità xkè la paura è + forte di qualsiasi altra cosa.-Non ci sono diritti,non c'è alcun ideologia..anke la morale viene meno se davanti c'è "la mafia".Sciascia descrive i suoi personaggi prima parlando dei fatti importanti della loro vita x poi parlare della loro psicologia.Questo libro mi è sembrato molto scorrevole e x niente pesante anke se molto profondo,ed è certo ke vivendo in una realtà molto simile,ho avuto facilità a capire situazioni e ad intuire i comportamenti e i risvolti psicologici dei personaggi. Io penso ke la mafia ,come la 'ndrangheta sono fenomeni dilaganti e diufficili da combattere, ma la cosa è possibile se lo Stato è presente, se garantisce i nostri diritti ke i mafiosi fanno semopre passare x "favori" e riesce a smantellare il binomio mafia-politica.

lelagelo

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