Richiesta testo di italiano

Messaggioda lullaby » 31 ago 2008, 16:13

Ciao ragazzi....Ho un problema...C'è un testo in cui prorpio non mi viene niente da dire.....La traccia è:
"Commenta la frase Chartago delenda est"
Sinceramente io non ci vedo nulla da commentare...se avete qualche idea, considerazione o addirittura siete riusciti a trovare un bel testo rguardo a questo argomento fatemi sapere...... grazie mille in anticipo!! :wink: :wink: :wink:

lullaby

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Risposte:

Messaggioda lullaby » 31 ago 2008, 17:34

Ho un'altra richiesta da farti:
Hai per caso la scheda del libro Ivanohe di Walter Scott?
Te ne sarei molto grata! GRAZIE IN ANTICIPO! :D :D :D

lullaby

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Messaggioda Shady » 31 ago 2008, 17:36

Ecco a te :wink:


Ivanhoe



Wamba e Gurth, rispettivamente buffone e guarda-porci di Cedric il Sassone, incontrano per strada il priore Aymer (noto anche per saper godere i piaceri della vita) e Brian de Bois-Guilborg, cavaliere templare di ritorno dalla Palestina, ai quali indicano la strada per la dimora del loro padrone. Cedric non e` molto contento d'ospitarli, poiche' considera con astio tutti i normanni (che detengono il potere) e chi li frequenta. Durante il banchetto Bryan e` colpito dalla bellezza di lady Rowena, pupilla di Cedric, ansiosa di conoscere gli ultimi avvenimenti in Terra Santa. Nel castello sono ospiti anche un crociato ed un ebreo: il crociato rimbecca il vanitoso templare ricordandogli (e narrando agli altri) come, insieme agli altri cavalieri del suo ordine, fu sconfitto dagli inglesi capeggiati da Riccardo Cuor di Leone, fra i quali combatteva anche Ivanhoe, figlio di Cedric, diseredato ed innamorato di Rowena. La notte stessa il crociato salva la vita all'ebreo, Isaac di York, avvertendolo d'un complotto ordito da Brian per assassinarlo, e l'accompagna fuori dal castello; l'ebreo lo ricompensa rifornendolo di cavallo ed armatura con cui potra` partecipare al torneo indetto dal principe John, fratello di Riccardo, che, approfittando della prigionia di questi in Austria ed avvalendosi dei normanni, sta tentando d'usurpare il trono. Al torneo sono presenti i nomi piu` prestigiosi della cavalleria e le donne piu` belle, da Rowena a Rebecca, figlia di Isaac: a sorpresa il torneo viene vinto dal Cavaliere Diseredato, che, tra il giubilo dei sassoni, batte il favorito Brian ed elegge sua reginetta lady Rowena.

La sera il fidato Gurth si reca a York a saldare il debito con l'ebreo: anche se questi e` tanto avaro da accettare il denaro di chi gli ha salvato la vita, Rebecca restituisce di nascosto i soldi a Gurth; sulla via del ritorno egli viene assalito da una banda di ladroni, il cui capitano, saputo che Gurth serve il Cavaliere Diseredato, lo rimette pero` in liberta`.

Al termine del torneo, il Cavaliere Diseredato (che ha vinto grazie anche all'aiuto d'un misterioso Cavaliere Nero) si rivela per Ivanhoe. La giornata termina con la gara degli arcieri, vinta dall'insolente Locksley; contemporaneamente giunge al principe la notizia che suo fratello Riccardo e` tornato libero.

Intanto, Rebecca ed Isaac trasportano fuori del campo Ivanhoe, gravemente ferito, che ha bisogno di cure, ma, abbandonati dai loro servi paurosi nella foresta, devono, mal sopportati, unirsi al seguito di Cedric; la compagnia viene assalita dagli uomini di Front de Boeuf, vicino di Cedric, travestiti da banditi: riescono a fuggire soltanto Gurth e Wamba, che incontrano Locksley e lo seguono nel covo dei veri banditi, scoprendo cosi` che lui ne e` il capo. Locksley chiama a raccolta i suoi uomini e, in particolare, friar Tuck, un eremita dedito, oltre che alla violenza, al cibo ed al buon vino, secondo un credo del tutto personale; anche il Cavaliere Nero ha trovato ospitalita`, dopo essersi perduto nella foresta, nella cappella di Tuck.

La cattura di Cedric fa parte d'un piano avente come mira Rowena: di nobile discendenza sassone ed erede d'una larga fortuna, e` contesa dall'amato Ivanhoe, dall'apatico Athalstane (ben visto da Cedric perche' sassone puro come lei) e da de Bracy, fedele al principe John, e questi spera, appunto, d'ottenere la giovane col rapimento; dal canto suo Brian ha adocchiato Rebecca.

I prigionieri vengono presi in consegna dai rispettivi persecutori, ma presto li disilludono di poter far di loro delle facili vittime; quando apprende che la figlia e` nelle mani del templare, Isaac rifiuta, anche dopo la minaccia d'essere arrostito vivo, di pagare il riscatto che Front de Boeuf gli chiede; con le sue lacrime e la sua bellezza Rowena commuove de Bracy, e Rebecca minaccia di buttarsi dalla cella della torre dov'e` imprigionata se Brian tenta di toccarla. Cedric viene liberato da Wamba, che s'introduce nel castello sotto vesti ecclesiastiche e che, sotto le stesse vesti, fa poi uscire il suo padrone. Quando i rapitori si rendono conto d'essere circondati da un piccolo esercito messo assieme da Locksley e dal Cavaliere Nero e questi propongono ad Athestane la liberta` in cambio dell'armistizio, si sentono rispondere che lui non accettera` d'andarsene senza Rowena, che considera sua promessa sposa, e Wamba, che ha rischiato la vita per salvare Cedric; prima d'uscire dal castello quest'ultimo e` stato scoperto dalla vecchia Urfried, che vive nella cella in cui e` stata condotta Rebecca, e che si rivela come la figlia del nobile sassone Torquil, brutalmente assassinato assieme ai suoi figli dai Front de Boeuf, e di essere convissuta per vent'anni con gli assassini di suo padre e dei suoi fratelli, sopportando ogni umiliazione in attesa del momento della vendetta; lo avverte di tenere pronti i suoi uomini, ma di attaccare soltanto al suo segnale.

Il primo attacco e` descritto da Rebecca ad Ivanhoe (ancora infermo), di cui s'e` innamorata, pur sapendo che alla sua disprezzata razza non e` concesso sperare neppure in un simile amore; durante il vano assalto Front de Boeuf viene ferito mortalmente, e, mentre giace solo in una stanza, viene raggiunto da Ulrica, che ha appiccato fuoco al castello e gli rinfaccia d'essere un parricida, oltre ad aver commesso un incredibile numero di esecrabili crimini; ubriaca del suo trionfo, Ulrica muore nell'incendio, mentre Cedric, il Cavaliere Nero, Locksley e gli altri sconfiggono gli assediati: de Bracy e` catturato, Bois-Guilbert fugge dopo aver ucciso Athestane e portando con se' Rebecca, il Cavaliere Nero (vero eroe della battaglia) libera Ivanhoe, e, convinto del pentimento di de Bracy (peraltro gia` perdonato da Rowena) gli rende la liberta`, Tuck, il frate-bandito, arriva all'accampamento con un prigioniero, Isaac; Locksley non infierisce su di lui poiche' un tempo e` stato aiutato dalla figlia; un altro prigioniero, il ricco priore Aymer, viene usato quale intermediario per il riscatto di Rebecca, dopo aver, ovviamente, stabiliti i riscatti per i due prigionieri.

De Bracy torna dal principe John a comunicargli la vera identita` del Cavaliere Nero; John non esita ad ordire un'imboscata affidandone l'esecuzione a Waldemar Fitzurse, a lui fedele da quando Richard ne rifiuto` la figlia. Il Cavaliere Nero, che viaggia in compagnia di Wamba, viene salvato dagli uomini di Locksley, subito accorsi al suono del corno, e rivela di essere Richard Cuor di Leone, e Locksley d'essere Robin Hood. Raggiunto da Ivanhoe e dopo aver promesso un'amnistia a Robin Hood, Richard parte alla volta del castello di Cedric: in quanto normanno non ottiene da questi il rispetto dovuto, ma in compenso riconcilia padre e figlio; all'improvviso compare Athelstane (di cui si dovrebbero celebrare i funerali), che narra d'essere stato soltanto stordito dal colpo di Brian, e d'essere stato poi tenuto prigioniero dai monaci che aspiravano alla sua eredita`. Cedric esulta riconoscendo in lui il vero pretendente al trono ed il promesso sposo di Rowena, ma Athelstane si dichiara rinsavito: rinuncia alla corona ed alla mano della giovane abdicando in favore di Richard e di Ivanhoe.

Ivanhoe non ha tempo d'ascoltare le ultime frasi di Athelstane poiche' deve correre in aiuto di Rebecca, seguito immediatamente da re Richard. Brian de Bois-Guibert ha portato l'ebrea nella casa dei Templari, e ha invano tentato di farne la sua amante; Beaumanoir, il gran signore dell'Ordine, scopre che Isaac sta cercando di riscattare la figlia, e, quindi, l'intera tresca, ma, invece di prendersela con il coraggioso Brian, accusa Rebecca d'essere una strega e, dopo un processo sommario, la condanna a morte. Rebecca s'appella al giudizio delle armi ed elegge a suo difensore proprio Ivanhoe, mentre l'Ordine dev'essere difeso da Brian, che ha cercato sino all'ultimo di convincerla a fuggire con lui: nel combattimento Ivanhoe ha la meglio ed uccide Brian.

Giunge notizia che i fedeli di John sono in fuga: Richard e` clemente con il proprio fratello e lo rispedisce semplicemente dalla madre; Ivanhoe sposa Rowena e Rebecca parte con il padre per la Spagna, dove sperano di trovare meno ostilita` verso la loro razza.














Ivanhoe non e` il meglio delineato dei personaggi: Cedric e Richard, friar Tuck, Wamba e qualcuno dei malvagi sono figure piu` potenti, in qualche momento persino shakespeariane; Scott descrive con minuzia l'aspetto e l'abito di tutti, in modo da fissarli come una galleria di ritratti; la psicologia e` peraltro molto superficiale: i buoni fanno quello che fanno perche' sono buoni, ed i cattivi perche' sono cattivi, ma soprattutto risalta la grande perizia nel tessere le avventure, facendo in modo d'averne sempre due parallele per avere un buon metro per interromperne una e lasciare il lettore con il fiato sospeso. La Storia non intralcia troppo: la ribellione a Richard, i riferimenti alla situazione di caos al tempo delle Crociate, la perversione del clero, il brigantaggio degli onesti costretti all'illegalita` dalla miseria e dai soprusi, l'astio di tutto il popolo verso gli ebrei, la lotta tra sassoni e normanni contribuiscono, anzi, a ben definire il ritratto realistico delle varie scene, oltre ad essere le molle naturali della vicenda.

Dal romanzo si ricava un possente squarcio di Storia medioevale ed un buon racconto d'avventura; invece mancano completamente la descrizione della vita medioevale (quella minuta d'ogni giorno, sia dei nobili sia dei poveri) ed il messaggio dello scrittore. Scott pare voglia soltanto raccontare qualcosa ad un pubblico, senza provare alcuna sensazione personale riguardo la materia del racconto e senza tendere ad una morale.

L'abilita` descrittiva e l'equilibrio (un tono medio piu` ariostesco che shakespeariano) risultano le migliori qualita` di Scott: la trama e` convenzionale, ma non fa alcun uso di eventi spettacolari od irrazionali.


Vilfredo d'Ivanhoe, il coraggioso e leggendario cavaliere medioevale fedele amico del re Riccardo I, ritorna dalle crociate per vivere, nel romanzo di Scott, dieci giorni da eroe.
Siamo nell'Inghilterra del secolo XII. Nel contrasto fra due popoli - i vintiSassoni e i Normanni conquistatori -, Nel conflitto fra Riccardo Cuor di Leone e il fratello Giovanni che gli ha usurpato il trono, Ivanhoe cambatte, gareggia in un grandioso torneo, è ferito, assedia il castello dei nemici, salva la vita della bella Rebecca, ritrova l'amata e fedele Rowena, si riconcilia col padre.
Il romanzo di Scott è una lettura affascinante: una storia d'azione, di buoni e cattivi e di colpi di scena dentro una favola storica di grandi sentimenti e di personaggi come Ivanhoe, il Cavaliere Nero, Robin Hood, frate Tuck, che sono nella fantasia di tutti. I giovani lettori saranno facilitati dalla traduzione di Ugo Dettore e da una sapiente opera di riduzione del romanzo, che alleggerisce la lettura senza nulla togliere al fascino della vicenda. L'opera è proposta agli studenti della scuola media per il suo genere letterario, il romanzo storico-romantico, in cui convivono la fantasia, la ricerca erudita, un'epica moderna, il gusto del folclore e del pittoresco, i grandi sentimenti nazionali, d'amicizia e d'amore.

Shady

 

Messaggioda lullaby » 31 ago 2008, 20:39

Grazie mille Shady!!

lullaby

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Messaggioda Shady » 31 ago 2008, 21:09

di niente :wink:

Shady

 

Messaggioda Arsenio » 1 set 2008, 21:22

Bello Ivanhoeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee sonocontento

Arsenio

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