fra cristoforo

Messaggioda mademoiselle » 24 ott 2008, 13:18

dovrei scrivere un testo argomentativo....in cui figurino due diverse opinioni sulla conversione veritiera o no di fra cristoforo...per voi è stata dettata da convenienza o da una reale vocazione?????.....devo riportare tutte e due le tesi quindi se potete darmi un vostro parere avrò entrambe le opinioni.... :P graziee...^^

mademoiselle

Utente GOLD
Utente GOLD
 
Risposte:

Messaggioda giuliaciti » 24 ott 2008, 13:22

ho trovato questo:



FRA CRISTOFORO
prima fonte:Era un uomo sulla sessantina d'anni . Il suo vero nome era Ludovico ed era figlio di un mercante. Quando muore il padre egli viene duramente contestato dai nobili della società che non riconoscevano il lui un signore . Stanco di queste continue insinuazioni Ludovico aveva più volte pensato di diventare un frate.
Un giorno mentre sta camminando su una strada incontra un tale di nome Cristoforo. Quest'ultimo secondo le leggi della cavalleria avrebbe dovuto cedere il passo a Ludovico ma non lo fa così si scatena un duello nel quale Cristoforo rimane ucciso per mano di Ludovico .Da allora Ludovico decide di entrare in convento per espiare il suo peccato e decide di assumere il nome di Cristoforo.
Egli è umile di cuore infatti cerca in tutti i modi di aiutare i due giovani ed anche il suo prossimo infatti anche sul punto di morte non rinuncia a dare una parola di conforto agli appestati.
E' favorevole al perdono, ed è contro alla violenza ed alla vendetta infatti quando nel Lazzaretto Renzo si adira con Don Rodrigo Fra Cristoforo si arrabbia moltissimo e lo prega di concedere lui il perdono.

seconda fonte: Manzoni accenna già questo personaggio nel terzo capitolo e gli dedica completamente il quarto capitolo, caricando fra Cristoforo di significati religiosi, etici, sociali, storici. È un uomo “più vicino ai sessanta che ai cinquant’anni”, ha il capo raso e la barba bianca e lunga e “due occhi incavati perlopiù chinati a terra ma che talvolta sfolgoravano come due cavalli bizzarri..”
È un personaggio molto studiato, lo si capisce anche dalla nomastica, infatti il nome è sempre un immagine della persona. “Cristoforo” significa “porto Dio con me”. . Prima di diventare frate, il cappuccino, era conosciuto come Ludovico, figlio di un mercante vittima del pregiudizio. Dopo uno scontro con un nobile, in cui il suo fedele servo Cristoforo perde la vita, Ludovico lo vendica uccidendo il nobile, si rifugia in un convento e decide di farsi frate con il nome dell’amico caduto. Ma la scelta di farsi frate non deve essere vista come una via di fuga dall’incidente che aveva avuto con “il signor tale”, ma come una scelta religiosa motivata e sostenuta da alti valori morali. Cambiando nome cambia anche stile di vita; Dopo l’entrata in convento, infatti la vita di Fra Cristoforo, è caratterizzata dal rimorso, ma soprattutto dal servizio nei confronti del prossimo e della carità. Il frate è un personaggio dotato di forza e personalità che soccorre gli umili, aiuta i deboli e combatte contro i potenti. Ma è anche una persona impulsiva, agisce sempre d’istinto, sia quando uccide il nobile, sia quando si fa prete. È anche una persona dinamica che sente molto i valori sociali e la giustizia.
Fra Cristoforo rappresenta la società dei cavalieri, una classe sociale emergente che stava togliendo spazio ai nobili. Quindi questo personaggio ci dà uno spaccato storico dell’epoca e ci fa capire il cambiamento che stava avvenendo nella società in quel periodo difficile ( carestia, delinquenti….). Ma Manzoni si serve di questo personaggio importantissimo non solo per analizzare la storia del ‘600, ma con le sue riflessioni rappresenta un tipo di umanità: la persona impegnata, che ha fatto degli errori, ma che se n’è pentita e cerca di fare tutto il proprio meglio per migliorare. La figura di fra Cristoforo è utile per riflettere, sul male e sul bene, infatti siamo tutti un po’ buoni e un po’ cattivi. Ci fa pensare ai valori morali, etici, alla luce della fede, che il personaggio non sbandiera a tutti, ma la pone come un modo diverso di comportarsi e di vedere la realtà

terza fonte:Padre Cristoforo è la figura che personifica l'ideale cristiano della carità e del sacrificio.
Tutta la sua esistenza è dominata dall'amore, che lo fa sollecito verso gli umili, ardimentoso di fronte ai violenti, vedendo, negli uni e negli altri, creature da avviare a vita eterna dopo il breve cammino terreno.
Per il trionfo della giustizia, Padre Cristoforo non si limita a dare consigli, ma agisce continuamente. Per questo motivo è uno dei personaggi più ricchi di vicende e di atteggiamenti.
Dal duello alla conversione, dalla protezione di Lucia all'affronto di don Rodrigo, dall'ubbidienza ai superiori alla missione nel lazzaretto, fra Cristoforo è al centro del grande motivo della lotta fra il bene e il male, e più di ogni altro agisce per avviarlo a soluzione.
Il messaggio di perdono e di amore del cristianesimo, accompagnato dalla fede nell'opera assidua della Provvidenza, non poteva trovare banditore più eloquente, convincente ed efficace.
Il personaggio di fra Cristoforo è soprattutto caratterizzato dalla rinuncia, totale, a tutti gli aspetti terreni dell'esistenza, e anche alla rinuncia di una giustificata volontà di vittoria sul suo avversario: e la sconfitta che ne segue, è il suggello della sua grandezza etica ed umana (completo sacrificio di se stesso).
Tipo/ruolo: aiutante dei protagonisti, personaggio storico (simboleggia un cristianesimo coraggioso, capace di prendere posizione in difesa dei più deboli) 2. Caratt. Socio-economiche: padre cappuccino, di benestante famiglia di mercanti 3. Psicologia: irrequietezza interiore, disciplina d’umiltà, somma spiritualità religiosa 4. Comportamento: costante astinenza, autocontrollo, senso della giustizia
SUA STORIA:Era un uomo sulla sessantina d'anni . Il suo vero nome era Ludovico ed era figlio di un mercante. Quando muore il padre egli viene duramente contestato dai nobili della società che non riconoscevano il lui un signore . Stanco di queste continue insinuazioni Ludovico aveva più volte pensato di diventare un frate.
Un giorno mentre sta camminando su una strada incontra un tale di nome Cristoforo. Quest'ultimo secondo le leggi della cavalleria avrebbe dovuto cedere il passo a Ludovico ma non lo fa così si scatena un duello nel quale Cristoforo rimane ucciso per mano di Ludovico .Da allora Ludovico decide di entrare in convento per espiare il suo peccato e decide di assumere il nome di Cristoforo.
Egli è umile di cuore infatti cerca in tutti i modi di aiutare i due giovani ed anche il suo prossimo infatti anche sul punto di morte non rinuncia a dare una parola di conforto agli appestati.
E' favorevole al perdono, ed è contro alla violenza ed alla vendetta infatti quando nel Lazzaretto Renzo si adira con Don Rodrigo Fra Cristoforo si arrabbia moltissimo e lo prega di concedere lui il perdono.

giuliaciti

Utente GOLD
Utente GOLD
 

Messaggioda mademoiselle » 24 ott 2008, 13:35

grz per l'aiuto xò mi serviva un commento più personale...cioè dovevo riportare una sorta di critica..una a favore e una ocntro...grazie lo stesso :D

mademoiselle

Utente GOLD
Utente GOLD
 

Torna a S.O.S. altre materie

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-23 12:20:55