ciao mi serve un argomento di italiano

Messaggioda liceale91 » 13 nov 2008, 13:37

ciao devo svolgere un tema sul sentimento religioso nel XIII secolo e un confronto con francesco d'assisi e iacopone da todi grazie mille...

un bacione

liceale91

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Messaggioda pabla90 » 13 nov 2008, 14:02

ho trovato questo
un confronto tra san francesco e Jacopone

In che cosa si differenziano la poesia religiosa di F. D’Assisi e quella di Jacopone da Todi?

La poesia religiosa, trova la sua massima rigogliosità, nel 200; trova il suo epicentro nell’area umbra, e affonda le sue radici, in movimenti di religiosità popolare, che coinvolgono masse di credenti, così si formano due im-portanti movimenti: quello Francescano dell’Alleluja, e quello dei disciplinati. Il 200, è attraversato da molteplici e differenti fermenti religiosi, e risulta perciò caratterizzato, da una religiosità non monolitica, uniforme, ma va-riegata, nella quale elementi comuni (il ritorno al Vangelo, la suggestione dell’esempio di Cristo), danno luogo ad esiti opposti: le eresie e gli ordini mendicanti, il ripudio dell’autorità ecclesiastica, e l’obbedienza ad essa.
Francesco d’Assisi e Jacopone da Todi: confronto.
Il rifiuto dei valori mondani, l'abbandono di una vita agiata per praticare la penitenza, furono le scelte decisive in comune ai due personaggi umbri, così come le idee sulla vita del buon religioso, tipiche comunque della tradizione ascetica dell'epoca in generale.
Eppure le immagini che oggi abbiamo di Jacopone da Todi e di Francesco d’Assisi sono diverse: probabilmente, l'immagine di folle e antifemminista accanito di Jacopone, deriva da una lettura ingenua dei suoi testi, senza tener conto del resto dell'ascetica medievale: Jacopone era perfettamente in linea con il generale estremismo, così come lo era stato Francesco, sebbene poi le biografie abbiano tralasciato questi tratti per esaltarne quelli innovativi.
L'umiltà assoluta era la base della concezione di entrambi: il corpo è come un asino, che è bene sottoporre a fatica, battitura, sostentare con foraggio da poco prezzo, come affermava Francesco; inoltre ogni onore mon-dano rende l'uomo indegno dell'amore di Dio, tanto che Jacopone invitava, non solo a rinunciare agli onori della scienza, ma anche a quelli della penitenza, cioè la "fama di santità" di penitenti corrotti che amano Dio solo per un vantaggio di immagine.
La differenza più profonda tra i due, si può invece cogliere nel temperamento e nella percezione del reale: da un lato Francesco, senza una vera e propria cultura teologica, ma con una nuova sensibilità al mondo della na-tura, aveva instaurato un rapporto positivo e fiducioso con Dio e ne coglieva la presenza in tutto ciò che circonda l'uomo. D'altro lato Jacopone, in accordo con la mistica tradizionale, considerava un ostacolo tutto ciò che distrae l'uomo dalla sua interiorità, e quindi dal cammino verso l'identità con Dio: abbandonato l'approccio intuitivo al divino e i valori elementari della natura di Francesco, Iacopone condivideva la sua pienezza dell'esperienza mistica, ma attraverso un approccio analogico e imitativo.

pabla90

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