Marco (a Sesto e Tito): "voi non bussate la porta quando venite per il gioco, non salutate il maestro quando lo vedete. Forse non sentite ciò che dico?"
Allora Sesto e Tito dicono "ciò che dici non è vero: noi bussiamo la porta quando veniamo per il gioco, e salutiamo il maestro quando lo vediamo.
non è forse vero ciò che diciamo, maestro?"
il maestro: "voi dite la verità.
ciò che Marco dice non è vero.
sei un alunno cattivo, Marco! è necessario punirti.
Vieni subito da me!"
Diodoro, maestro severo, bastona la schiena del fanciullo con la verga.
(la schiena è la parte più posteriore del corpo).
A marco gli duole la schiena, e lui non piange, infatti piangere non si addice ad un fanciullo Romano.
Marco grida.
"ahi! va bene così! Basta, maestro!"