Versione: Paritur Pax Bello - Cornelio nepote

Messaggioda giannibike » 29 nov 2009, 15:49

Fuit etiam disertus, ut nemo ei Thebanus par esset eloquentia, neque minus concinnus in brevitate respondendi quam perpetua oratione ornatus.........Quare si principes Graeciae vultis esse, castris est vobis utendum, non palestra. La versione dal titolo Paritur Pax Bello è presa dal libro "Versioni Latine"(Angelo Diotti) a pag.138 num4, l'autore non è specificato, grazieate!.

giannibike

Utente GOLD
Utente GOLD
 
Risposte:

Messaggioda giada » 29 nov 2009, 16:30

guarda credo che sia pure pubblicata sul sito comunque

Fuit etiam disertus, ut nemo ei Thebanus par esset eloquentia, neque minus concinnus in brevitate respondendi quam in perpetua oratione ornatus. Habuit obtrectatorem Menecliden quendam, indidem Thebis, et adversarium in administranda re publica, satis exercitatum in dicendo, ut Thebanum scilicet: namque illi genti plus inest virium quam ingenii. Is, quod in re militari florere Epaminondam vedebat, hortari solebat Thebanos, ut pacem bello anteferrent, ne illius imperatoris opera desideraretur.
Huic ille: "Fallis" inquit "verbo cives tuos, quod hos a bello avocas: otii enim nomine servitutem concilias. Nam paritur pax bello. Itaque qui ea diutina volunt frui, bello exercitati esse debent. Quare si principes Graeciae vultis esse, castris est vobis utendum, non palaestra". .

Se vuoi la pace, prepara la guerra.

(Epaminonda) inoltre, fu facondo a tal punto che nessun Tebano gli fu al pari in eloquenza, felice tanto nella brevità delle risposte quanto non meno che elegante nel discorso continuo. Come calunniatore ebbe un certo Meneclide, anche lui di Tebe, avversario nell'amministrazione dello Stato, abbastanza abile oratore, come Tebano, evidentemente: infatti, in quel popolo è posta più forza fisica che intellettuale. Questo, poiché vedeva che Epaminonda eccelleva nell'arte militare, era solito esortare i Tebani ad anteporre la pace alla guerra, affinché non fosse richiesta l'opera di quel comandante. L'altro gli rispose: "Inganni i tuoi concittadini con quello che dici, dal momento che li allontani dalla guerra: infatti in nome della pace procuri la schiavitù. La pace, infatti, si prepara con la guerra. Perciò quelli che vogliono godere di una lunga pace devono essere esercitati alla guerra. Quindi, se volete essere i primi della Grecia, dovete usare l'accampamento, non la palestra".
_________________

giada

Site Admin
Site Admin
 

Messaggioda giannibike » 29 nov 2009, 16:39

grazie, probabilmente era pubblicata sul sito, ma il titolo non corrisponde a quello della versione del sito forse, perchè l'ho cercata. grazie comunque per la versione.

giannibike

Utente GOLD
Utente GOLD
 

Messaggioda giada » 29 nov 2009, 16:47

giada

Site Admin
Site Admin
 

Torna a LATINO e GRECO

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-18 03:06:49 - flow version _RPTC_G1.3

Per visualizzare il contenuto richiesto
guarda un breve annuncio pubblicitario.