versione Livio Controversa tattica di Fabio Massimo

Messaggioda ozname » 7 apr 2010, 15:27

Ciao mi servirebbe la versione di Livio Controversa tattica di Fabio Massimo dal testo Modus Vertendi Pag. 86 n. 60.
Incomincia così:
Haec in Hispania secunda aestate Punici belli gesta .....
e finisce:
ad extremum haud ambigue in maximam laude verso.
Grazie
ozname

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Messaggioda giada » 7 apr 2010, 15:36

Haec in Hispania secunda aestate Punici belli gesta, cum in Italia paulum intervalli cladibus Romanis sollers cunctatio Fabi fecisset; quae ut Hannibalem non mediocri sollicitum cura habebat, tandem eum militiae magistrum delegisse Romanos cernentem, qui bellum ratione, non fortuna gereret, ita contempta erat inter cives armatos pariter togatosque utique postquam absente eo temeritate magistri equitum laeto verius dixerim quam prospero eventu pugnatum fuerat. Accesserant duae res ad augendam invidiam dictatoris, una fraude ac dolo Hannibalis quod, cum a perfugis ei monstratus ager dictatoris esset, omnibus circa solo aequatis ab uno eo ferrum ignemque et vim omnem hostium abstineri iussit ut occulti alicuius pacti ea merces videri posset, altera ipsius facto, primo forsitan dubio quia non exspectata in eo senatus auctoritas est, ad extremum haud ambigue in maximam laudem verso


Questi furono gli avvenimenti di Spagna nella seconda estate della guerra punica; e frattanto in Italia l'alacre temporeggiare di Fabio aveva dato un po' di tregua alle romane sconfitte. Ma questo temporeggiare, mentre teneve gravemente preoccupato Annibale, il quale vedeva che i Romani avevano finalmente scelto un comandante militare che la guerra conduceva non a caso ma con senno, era invece disapprovato dai cittadini, militari e non militari, e ciò particolarmente da quando, partito lui, per la temerità del maestro della cavalleria si era combattuto con esito direi più lieto che vantaggioso. Ad accrescere l'astio contro il dittatore si erano aggiunti due fatti: uno dovuto alla malizia frodolenta di Annibale, giacché questi, avendogli alcuni disertori indicato un podere di Fabio, ordinò che da questo soltanto si dovesse astenere la violenza ostile sul ferro e del fuoco, mentre tutto il resto era raso al suolo, sì che questo potesse parere compenso di qualche patto segreto; l'altro per un'azione del dittatore stesso, che forse riuscì sulle prime sospetta per non aver egli, in ciò, atteso il parere del Senato, ma che poi si volse in sua indubbia e grandissima lode.

giada

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Messaggioda ozname » 7 apr 2010, 15:47

grazie ancora la versione è giusta. Ciao alla prossima grazieate

ozname

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