Cicerone GLI HOMINES NOVI Versione latino COMPITUM

Messaggioda Piccola Sognatrice » 6 gen 2011, 16:57

Mi servirebbe qst versione GLI HOMINES NOVI di Cicerone
Inizio : Quamquam ego iam putabam, iudices
Fine : profecto mihi neque inimici neque invidi defuissent.
E' presa da Compiutum

Piccola Sognatrice

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Messaggioda giada » 14 gen 2012, 17:16

Quamquam ego iam putabam, iudices, multis viris fortibus ne ignobilitas generis obiceretur meo labore esse perfectum, qui non modo Curiis, Catonibus, Pompeiis, antiquis illis fortissimis viris, novis hominibus, sed his recentibus, Mariis et Didiis et Caeliis, commemorandis id agebam. Cum vero ego tanto intervallo claustra ista nobilitatis refregissem, ut aditus ad consulatum posthac, sicut apud maiores nostros fuit, non magis nobilitati quam virtuti pateret, non arbitrabar, cum ex familia vetere et inlustri consul designatus ab equitis Romani filio consule defenderetur, de generis novitate accusatores esse dicturos. Etenim mihi ipsi accidit ut cum duobus patriciis, altero improbissimo atque audacissimo, altero modestissimo atque optimo viro, peterem; superavi tamen dignitate Catilinam, gratia Galbam. Quod si id crimen homini novo esse deberet, profecto mihi neque inimici neque invidi defuissent


In verità io ritenevo, o giudici, di avere ormai realizzato la mia faticata aspirazione; confidavo che a tanti valentuomini languenti nell'ombra, ma che potevano invocare non solo il precedente dei Curii, dei Catoni, dei Pompei, eminenti personalità del passato, ma anche quello più recente dei Marii, dei Didii, dei Celii, si cessasse una buona volta dal rinfacciare l'origine plebea. E quand'io, dopo così lungo corso di tempo, infransi la barriera della nobiltà aprendo, d'allora in avanti, com'era presso i nostri maggiori, l'adito al consolato al valore-personale non meno che alla nobiltà del sangue, non avrei mai creduto che a me, figlio di un cavaliere romano, nel difendere da console un console designato, di vecchia e insigne famiglia, venissero gli accusatori a parlare ancora di « novità » della stirpe. Anche a me è occorso di contender quella carica con due patrizi, l'uno scellerato e facinoroso, l'altro mite e ottimo uomo: eppure vinsi in Catilina la sua nobiltà, in Galba la popolarità. Se questa vittoria si fosse potuta tradurre in una imputazione all'uomo nuovo, oh! non mi sarebbero davvero mancati ne i nemici e ne gli invidiosi!

giada

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