Filippo II di Macedonia e la spedizione contro la Persia (366 a.C)
di Diodoro Siculo
tratta dal libro Greco Nuova Edizione 2 (es. pag 200 n 21)
Il re Filippo, essendo posto a capo dai Greci e avendo intrapreso la guerra contro i Persiani, mandò avanti Attalo e Parmenione verso l'Asia, avendo fatto parte dell'esercito e avendo comandato di liberare le città Greche, quello affrettando con decisione degli dei di attaccare battaglia, domandò Pizia se sarà superiore del re dei Persiani. Quella gli diede questo responso: "il toro è stato incoronato, quando ha compimento, è il sacrificio". Filippo, dunque, comprendendo ambiguamente il responso, interpretò a suo vantaggio il responso dell'oracolo, come se l'oracolo dicesse di sacrificare il Persiano come vittima; il vero non era così, ma significava al contrario che Filippo sarebbe stato ucciso come il toro. Quindi avendo creduto che gli dei combattessero con lui, era molto contento, come se l'Asia sarebbe stata sottomessa dai Macedoni.