da giada » 13 apr 2011, 14:53
Porsenna, Etruscorum rex, cum ingenti exercitu urbem Romam oppugnaverat. Romanos, vero, non hostium metus, sed egestas victus vexabat: Etrusci enim, ne Romani commeatus haberent, omnes aditus obstruebant atque cibariorum introitum impediebant. Tum Caius Mucius, iuvenis in tribubus propter libertatis Romanae amorem notus, senatoribus dixit: "Intrare in castra hostium desidero. Si di me adiuverint, Porsennam necabo; nam si regem occidero liberi erimus". Ita, consensu senatus, Mucius per hostium agmina penetrat et ad regis tribunal pervenit. Ibi tamen, propter errorem vestitus et ornatus, ictu pugionis non regem sed ministrum necat. Iuvenis, comprehensus, magnum contemptum cruciatuum et mortis praebuit. Nam Caius Mucius, ut errorem et neglentiam puniat, in igne manum dextram ponit et flammae ardorem firmo animo tolerat. Ob admirationem Porsenna Mucium liberavit et postea Romani domi militiaeque iuvenem valde honoraverunt.
Porsenna, re degli Etruschi, aveva espugnato assaltato la città di Roma con un grande esercito. In realtà, non il timore dei nemici, ma la mancanza di cibo affliggeva i Romani: infatti gli Etruschi, perchè i Romani non avessero passaggi,vie di fuga ostruivano tutti gli accessi e impedivano l'entrata degli alimenti. delle vettovaglie Allora Caio Gaio Mucio, giovane conosciuto fra il popolo per l'amore della libertà di Roma, disse ai senatori: "Desidero entrare nell'accampamento dei nemici. Se gli dei mi aiuteranno, ucciderò Porsenna; infatti se ucciderò il re saremo liberi". Così, su accordo con l'autorizzazione del senato, Mucio entra attraverso l'esercito penetra fra le fila dei nemici e giunge al tribunale presso il palco del re. Tuttavia là, per colpa del vestito e dell'abbigliamento,travisando l'abito e l'ornamento con un colpo di pugnale uccide non il re ma un funzionario. Il giovane, arrestato, mostrò grande disprezzo delle torture e della morte. Infatti Caio Gaio Mucio, per punire l'errore e la negligenza, pone la mano destra sul fuoco e con animo forte sopporta l'ardore della fiamma. Per lo stupore Porsenna liberò Mucio e in seguito i Romani onorarono fortemente il giovane in pace e in guerra.