LA VILLA RUSTICA Varrone Versione latino

Messaggioda Sparapacchio » 12 set 2011, 16:56

mi servirebbe la traduzione di queste versioni:

Atene dominata dai trenta tiranni (di Giustino)
inizio: sic defletae ac prope perditae urbi...
fine: septingentos milites a victoribus accipiunt,

La villa rustica (di Varrone... su internet c'è solo quella di vitruvio rabbia1 )
inizio: in villa facienda staula ita...
fine: demissa in aquam ad usum aptiora fiunt.


(non ho il libro di provenienza...sono fotocopie okbenfatto )

Sparapacchio

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Messaggioda giada » 13 set 2011, 5:23

In villa facienda stabula ita, ut bubilia sint ibi, hieme quas possint esse caldiora. Fructus, ut est vinum et oleum, loco plano in cellis, aridus, ut est faba et faenum, in tabulatis. Familia ubi versetur providendum, si fessi opere aut frigore aut calore, ubi commodissime possint se quiete reciperare.
Vilici proximum ianuam cellam esse oportet eumque scire, qui introeat aut exeat noctu quidve ferat, praesertim si ostidiarius est nemo. In primis culina vicenda ut sit admota, quod ibi hieme antelucanis temporibus aliquot res conficiuntur, cibus paratur ac capitur
Faciundum etiam plaustris ac cetero instrumento omni in cohorte ut satis magna sint tecta, quibus caelum pluvium inimicum. Cohortes in fundo magno duae aptiores: una ut interdius compluvium habeat lacum. Boves enim ex arvo aestate reduci hic bibunt, hic perfunduntur, nec minus e tabulo cum redierunt anserei, sues, porci. In cohorte esteriore lacum esse oportet, ubi maceretur lupinum, item alia quae demissa in aquam ad usum aptiora fiunt.

Nella villa, le stalle devono essere costruite in una locazione tale da godere, per quanto possibile, di un clima alquanto temperato durante la stagione invernale.I prodotti di colture arboree quali il vino e l'olio, (devono poi essere conservati) in dispense piane, (mentre) i prodotti di coltura terrestre , quali fave (singolare collettivo) e fieno, (devono essere conservati) in (appositi) tavolati.
Bisogna quindi provvedere alla dimora (ubi versetur) della servitù tal che essa - se stanca per il lavoro o per il freddo o dal caldo - possa ristorarsi senza problemi (comodissime). E' opportuno, poi, che la camera del fattore sia dislocata in prossimità dell'ingresso, e che egli sappia chi entri e chi esca in orari notturni, e cosa porti soprattutto se manca un portinaio.Innanzitutto, bisogna provvedere a che sia dislocata nelle vicinanze (anche) la cucina, dato che là, durante l'inverno, all'alba, vengono officiate (importanti) mansioni, viene preparato e consumato il pasto.Bisogna anche fare in modo che i carretti e qualsiasi altro strumento agricolo siano messi al riparo dalle piogge nel cortile (della villa). In un podere esteso, sono più utili due cortili, uno (dei quali), durante il giorno, funga da vasca piovana I buoi, infatti, di ritorno dal campo,durante l'estate, là s'abbeverano e si rinfrescano con l'acqua , e parimenti le oche, le scrofe e i porci dopo il pasto .Nel cortile esterno, è bene che ci sia una vasca dove vengano messi al macero i lupini e parimenti tutte gli altri ingredienti che, se immersi in acqua, assolvono meglio al loro scopo

giada

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