da stuurm » 8 nov 2011, 15:59
Orfeo ed Euridice.
Orpheus cantu et dulci lyrae sono beluas molliebat et saxa arboresque trahebat. Erat eius uxor Eurydice nympha, cum qua vitam beatam degebat inter silvas et rivos Thraciae. Sed vipera, quae latebat in herba, Eurydices olim pedem momordit et mortifero veneno eam occidit. Orpheo vita iam nullam iucunditatem praeibat: tristis et solus in litore, in silvis, in montibus, a prima luce usque ad solis occasum, dulcem coniugem invocabat et lacrimabili cantu aerem implebat. Ad Taenarias quoque fauces accessit et suavi cantu miserandisque precibus inferorum animos commovit.Tacuit Cerberus, tacuerunt Furiae et mortuorum umbrae steterunt attonitae et obstupefactae ad audiendum novum carmen. Tandem Proserpina, inferorum regina, Eurydicen liberavit. Sed Orpheus, in lucem rediens, foedus reginae rupit et oculos in uxorem vertit, et uxor ex oculis eius evanuit velut fumus in aera.
Orfeo col canto e soave suono della lira addolciva le bestie e traeva a sé i sassi e gli alberi. Sua moglie era la ninfa Euridice assieme alla quale trascorreva una vita felice tra i boschi e i ruscelli della Tracia. Ma una vipera, che si nascondeva nell’erba un giorno diede un morse il piede di Euridice e col veleno mortifero la uccise. Per Orfeo la vita andava avanti senza alcuna gioia: triste e solo sulla spiaggia nei boschi sui monti, dallo spuntar del sole fino al tramonto, invocava la dolce moglie con doloroso canto riempiva l’aria. Si avvicinò anche all’entrata del Tenaro e con soave canto e con dolenti suppliche commosse gli animi degli inferi. Tacque Cerbero, Tacquero le Furie e le ombre dei morti restarono attonite e stupefatte per ascoltare il nuovo carme. Alla fine Proserpina, regina degli inferi, liberò Euridice. Ma Orfeo mentre ritornava alla luce, infranse il patto della regina e volse gli occhi verso la moglie e la moglie si dileguò dai suoi occhi come vapore nell’aria.
Grazie!