VERSIONE DI GRECO 'ARIONE E IL DELFINO 2 PARTE'!!

Messaggioda mm.22.mm » 19 apr 2012, 9:58

Per favore, ho bisogno urgentemente della versione di greco 'ARIONE E IL DELFINO', la 2a parte però! L'ho cercata ovunque.. Non c'è su internet, però ho notato che molti la cercano! Potete darmi la traduzione? Per favore, la 2A parte!!! D:

mm.22.mm

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Messaggioda giada » 19 apr 2012, 10:02

esiste sia di erodoto che di diodoro siculo e luciano basta che mi dici l'autore

se puoi libro da cui l'hai presa

giada

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Messaggioda giada » 19 apr 2012, 10:03

[quote="giada"]esiste sia di erodoto che di diodoro siculo e luciano basta che mi dici l'autore

se puoi libro da cui l'hai presa



se è quella di erodoto la seconda parte dovrebbe essere questa o no?


I marinai, non dubitando affatto che (Arione) fosse morto, mantennero la rotta che avevano incominciato a fare. Ma accadde un fatto nuovo, straordinario, miracoloso. (Narra Erodoto che) un delfino all’improvviso giunse attraverso le onde, si pose sotto l’uomo che galleggiava, (lo) trasportò tenendolo sollevato sul dorso (lett.: trasportò, sollevato il dorso) sopra i flutti e lo condusse a Tenaro, in terra laconica, fisicamente incolume (lett.: col corpo incolume) e col (suo) abbigliamento. Allora Arione da lì (lett.: da quel luogo) andò direttamente a Corinto, si presentò, tale quale era stato trasportato dal delfino, al re Periandro che non se l’aspettava e gli raccontò il fatto così come era accaduto. Il re credette poco a queste parole, ordinò di incarcerare Arione, convinto che (lo) ingannasse, (e) dopo aver tenuto nascosto Arione, chiese con aria indifferente, ai marinai che aveva fatto rintracciare (lett.: rintracciati), che cosa mai avessero sentito dire di Arione in quei luoghi da dove erano venuti; essi dissero che l’uomo, mentre partivano da lì, era rimasto in Italia (lett.: in terra d’Italia) e che là stava bene e se la spassava tra i favori e gli svaghi delle (varie) città ed era ricco e fortunato. Allora nel bel mezzo di queste loro parole saltò fuori con la cetra e i vestiti con i quali si era gettato in mare; i marinai sbalorditi e smascherati, non poterono negare.

giada

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Messaggioda giada » 19 apr 2012, 10:06

questa è tutta completa guarda da dove ti serve fai riferimento al testo greco



τοῦτον τὸν Ἀρίονα λέγουσι, τὸν πολλὸν τοῦ χρόνου διατρίβοντα παρὰ Περιάνδρῳ ἐπιθυμῆσαι πλῶσαι ἐς Ἰταλίην τε καὶ Σικελίην, ἐργασάμενον δὲ χρήματα μεγάλα θελῆσαι ὀπίσω ἐς Κόρινθον ἀπικέσθαι. ὁρμᾶσθαι μέν νυν ἐκ Τάραντος, πιστεύοντα δὲ οὐδαμοῖσι μᾶλλον ἢ Κορινθίοισι μισθώσασθαι πλοῖον ἀνδρῶν Κορινθίων. τοὺς δὲ ἐν τῷ πελάγεϊ ἐπιβουλεύειν τὸν Ἀρίονα ἐκβαλόντας ἔχειν τὰ χρήματα. τὸν δὲ συνέντα τοῦτο λίσσεσθαι, χρήματα μὲν σφι προϊέντα, ψυχὴν δὲ παραιτεόμενον. οὔκων δὴ πείθειν αὐτὸν τούτοισι, ἀλλὰ κελεύειν τοὺς πορθμέας ἢ αὐτὸν διαχρᾶσθαί μιν, ὡς ἂν ταφῆς ἐν γῇ τύχῃ, ἢ ἐκπηδᾶν ἐς τὴν θάλασσαν τὴν ταχίστην· ἀπειληθέντα δὴ τὸν Ἀρίονα ἐς ἀπορίην παραιτήσασθαι, ἐπειδή σφι οὕτω δοκέοι, περιιδεῖν αὐτὸν ἐν τῇ σκευῇ πάσῃ στάντα ἐν τοῖσι ἑδωλίοισι ἀεῖσαι· ἀείσας δὲ ὑπεδέκετο ἑωυτὸν κατεργάσασθαι. καὶ τοῖσι ἐσελθεῖν γὰρ ἡδονὴν εἰ μέλλοιεν ἀκούσεσθαι τοῦ ἀρίστου ἀνθρώπων ἀοιδοῦ, ἀναχωρῆσαι ἐκ τῆς πρύμνης ἐς μέσην νέα. τὸν δὲ ἐνδύντα τε πᾶσαν τὴν σκευὴν καὶ λαβόντα τὴν κιθάρην, στάντα ἐν τοῖσι ἑδωλίοισι διεξελθεῖν νόμον τὸν ὄρθιον, τελευτῶντος δὲ τοῦ νόμου ῥῖψαί μιν ἐς τὴν θάλασσαν ἑωυτὸν ὡς εἶχε σὺν τῇ σκευῇ πάσῃ. καὶ τοὺς μὲν ἀποπλέειν ἐς Κόρινθον, τὸν δὲ δελφῖνα λέγουσι ὑπολαβόντα ἐξενεῖκαι ἐπὶ Ταίναρον. ἀποβάντα δέ αὐτὸν χωρέειν ἐς Κόρινθον σὺν τῇ σκευῇ, καὶ ἀπικόμενον ἀπηγέεσθαι πᾶν τὸ γεγονός. Περίανδρον δὲ ὑπὸ ἀπιστίης Ἀρίονα μὲν ἐν φυλακῇ ἔχειν οὐδαμῇ μετιέντα, ἀνακῶς δὲ ἔχειν τῶν πορθμέων. ὡς δὲ ἄρα παρεῖναι αὐτούς, κληθέντας ἱστορέεσθαι εἴ τι λέγοιεν περὶ Ἀρίονος. φαμένων δὲ ἐκείνων ὡς εἴη τε σῶς περὶ Ἰταλίην καί μιν εὖ πρήσσοντα λίποιεν ἐν Τάραντι, ἐπιφανῆναί σφι τὸν Ἀρίονα ὥσπερ ἔχων ἐξεπήδησε· καὶ τοὺς ἐκπλαγέντας οὐκ ἔχειν ἔτι ἐλεγχομένους ἀρνέεσθαι. ταῦτα μέν νυν Κορίνθιοί τε καὶ Λέσβιοι λέγουσι, καὶ Ἀρίονος ἐστὶ ἀνάθημα χάλκεον οὐ μέγα ἐπὶ Ταινάρῳ, ἐπὶ δελφῖνος ἐπὲων ἄνθρωπος.


Ebbene si narra che Arione, il quale trascorreva accanto a Periandro la maggior parte del suo tempo, aveva provato grande desiderio di compiere un viaggio per mare fino in Italia e in Sicilia; là si era arricchito, poi aveva deciso di ritornare a Corinto. Quando dunque si trattò di ripartire da Taranto, poiché non si fidava di nessuno più che dei Corinzi, noleggiò una nave di Corinto; ma quando furono in mare aperto gli uomini dell'equipaggio tramarono di sbarazzarsi di Arione e di impossessarsi delle sue ricchezze. Arione se ne accorse e cominciò a supplicarli: era disposto a cedere i suoi averi, ma chiedeva salva la vita; tuttavia non riuscì a convincerli, anzi i marinai gli ingiunsero di togliersi la vita così da ottenere sepoltura nella terra oppure di gettarsi in mare al più presto. Arione, vistosi ormai senza scampo, chiese il permesso, poiché avevano deciso così, di cantare in piedi fra i banchi dei rematori in completa tenuta di scena: promise di togliersi la vita al termine del canto. I marinai, piacevolmente attirati dall'idea di ascoltare il miglior cantore del mondo, si ritirarono da poppa verso il centro della nave. Arione indossò i suoi costumi di scena, prese la cetra ed eseguì un canto a tono elevato, stando in piedi tra i banchi dei rematori; alla fine del canto si gettò in mare così com'era, con tutto il costume. Sempre secondo il racconto i marinai fecero poi rotta verso Corinto mentre Arione fu raccolto da un delfino e trasportato fino al Tenaro; qui toccò terra e da qui si diresse verso Corinto, ancora in tenuta di scena; quando vi giunse narrò tutto l'accaduto a Periandro, il quale, alquanto incredulo, decise di trattenere Arione sotto sorveglianza e di concentrare la sua attenzione sull'equipaggio della nave.

Così, quando i marinai furono a disposizione, li fece chiamare e chiese loro se potevano dargli notizie di Arione; essi risposero che si trovava vivo e vegeto in Italia, che lo avevano lasciato a Taranto in piena e felice attività; ma Arione si mostrò davanti a loro, ancora vestito come quando era saltato dalla nave, e quelli, sbigottiti e ormai scoperti, non poterono più negare. Questo raccontano i Corinzi e i Lesbi; inoltre sul Tenaro si trova una statua votiva di bronzo di Arione, non grande, che rappresenta un uomo in groppa a un delfino.

giada

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Messaggioda mm.22.mm » 19 apr 2012, 10:17

Di Erodoto, l'ho presa da 'I GRECI: LA LINGUA E LA CULTURA'!!!

mm.22.mm

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Messaggioda giada » 19 apr 2012, 12:27

mi metti inizio e fine in greco col link che si muove nella mia firma con su scritto come scrivere in greco?

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