Il supplizio di Tantalo

[Martina277279]

Tantalus, Lydorum rex. diis deabusque carus erat ideoque a love saepe in Olympum invitabatur et ad deorum mensam admittebatur. Sed Tantalus in convivio omnes lovis deorumque sermones audiebat et postridie Superorum verba hominibus referebat; olim etiam nectaris ambrosiaeque furtum facit. Tum luppiter on tanta facinora Tantalum ex Olympo pellere atque in Inferis terribili poena punire statuiti "Tu, Tantale, in palude Stygia in aeternum stabis, sed fame sitique excruciaberis: nam si os ad aquam appropinquabis, aquam statim recedet; multi rami cum iucundis pomis ante oculos tuos pendebunt, sed, si brachia levabis, ventus arborum ramos ad coelum tollet. Praeterea ingens saxum super caput tuum semper impendebìt". Itaque miser Tantalus saevum supplicium in perpetuum feret.

Non so pag e numero

[giada]

Tantalo, re dei Lidi, era caro agli dèi e alle dee e per questo veniva spesso invitato da Giove all’Olimpo ed era ammesso al banchetto degli dèi. Ma Tantalo Durante il banchetto ascoltava tutti i discorsi di Giove e degli dèi e l’indomani riportava le parole delle divinità agli uomini; una volta rubò anche il nettare e L’ambrosia. Allora Giove decise Per un così grande misfatto di cacciare Tantalo dall’Olimpo e di punirlo negli inferi con una pena terribile “Tu, Tantalo, starai Per sempre nella palude Stigia, ma sarai tormentato dalla fame e dalla sete: infatti se la bocca si avvicinerà all’acqua, l’acqua subito sparirà; ...
[center]LA TRADUZIONE CONTINUA QUI[/center]