Alessandro si reca al tempio di Ammone - versione latino

da **Gimmi12345** » 16 feb 2010, 14:09

Ciao a tutti!
Cerco la versione "Alessandro si reca al tempio di Ammone", di Latino a Colori, p. 269 es. 10

La prima riga è: Alexander, postquam a Gaza copias moverat, in regionem Aegypti, quam nunc Castra Alexandri vocant, pervenit.
L'ultima riga è: Nulla arbor, nullum culti soli occurrebat vestigium.

Un grazie in anticipo^^

da **giada** » 16 feb 2010, 14:29

Non ce l'ho se vuoi procediamo come al solito

Alessandro. dopo che aveva mosso le sue milizie giunse nella regione dell'Egitto che ora chiamano "campo di Alessandro".....

la fine

non appariva nessun albero nessuna traccia di suolo coltivato

Non ho il testo latino provvedi tu?

da **Gimmi12345** » 16 feb 2010, 14:30

Sisi, provvedo io ^_^

Ora faccio la traduzione e metto anche il testo in latino ;)

da **Gimmi12345** » 16 feb 2010, 17:18

Alexander, postquam a Gaza copias moverat, in regionem Aegypti, quam nunc Castra Alexandri vocant, pervenit. Deinde cum expedita delectorum manu Nilo amne vectus est. Nec sustinuerunt Alexandri adventum Perase, defectione quoque perterriti.
Iamque haud procul Memphi erat; in urbis praesidio Mazaces, praetor Darei, relictus, aurum omne Alexandro omnemque regiam supellectilem tradidit.
A Memphi Nilo flumine vectus, Alexander ad ultimas terras Aegypti penetrat et adire Iovis Hammonis oraculum statuit. Iter vix tolerabile erat: terra caeloque aquarum penuria est, steriles harenae iacent et intolerabilis aestus existit. Secundo amne Alexander descendit ad Mareotin paludem.Nulla arbor, nullum culti soli occurrebat vestigium.

da **giada** » 16 feb 2010, 17:44

Alexander, postquam a Gaza copias moverat, in regionem Aegypti, quam nunc Castra Alexandri vocant, pervenit. Deinde cum expedita delectorum manu Nilo amne vectus est. Nec sustinuerunt Alexandri adventum Perase, defectione quoque perterriti.
Iamque haud procul Memphi erat; in urbis praesidio Mazaces, praetor Darei, relictus, aurum omne Alexandro omnemque regiam supellectilem tradidit.
A Memphi Nilo flumine vectus, Alexander ad ultimas terras Aegypti penetrat et adire Iovis Hammonis oraculum statuit. Iter vix tolerabile erat: terra caeloque aquarum penuria est, steriles harenae iacent et intolerabilis aestus existit. Secundo amne Alexander descendit ad Mareotin paludem.Nulla arbor, nullum culti soli occurrebat vestigium.

Alessandro. dopo che aveva mosso le sue milizie giunse nella regione dell'Egitto che ora chiamano "campo di Alessandro"poi con uno scelto manipolo di armati alla leggera navigò sul fiume Nilo. I persiani non sostennero l'arrivo di Alessandro atteriti anche dalle defezione. (Alessandro) era ormai non lontano da menfi nella città (era) a presidio Mazace, pretore di Dario rimasto, consegnò ad Alessandro tutto l'oro e tutto l'arredamento regio. Dopo aver navigato (participio perf.pass.) da Menfi sul fiume Nilo, Alessandro penetra nelle ultime terre dell'Egitto e ordinò di visitare l'oracolo di Ammone. Il cammino era appena tollerabile in terra e in cielo vi era mancanza d'acqua languivano gli sterili deserti e c'era un calore intollerabile. Alessandro discese dal secondo fiume verso la palude mareotina (per favore guarda bene il nome sul vocabolario).Non appariva nessun albero nessuna traccia di suolo coltivato

Ciao GIMMY

da **Gimmi12345** » 16 feb 2010, 21:10

Giada...

Veramente!
Grazie!
Non avrei saputo neanche dove mettermi le mani