Versione Euripide risponde alle critiche

Messaggioda Betty64 » 5 ago 2010, 15:01

Vorrei la traduzione di Euripide risponde alle critiche grazie

Betty64

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Messaggioda giada » 5 ago 2010, 16:47

Euripides,postulante populo ut ex tragoedia quandam sententiam tolleret,progressus in scaenam dixit se ut uem doceret, non ut ab eo disceret,fabulas componere solere. laudanda prfect fiducia est,quae aestimationem sui certo pondere examinat,tantum sibi sdrogans,quantum a contemptum et insolentia distare satis est. Itaque etiam quod Alcestidi tragico poetae respondit probabile [lodevole] est. Apud quem cum quereretur quod eo triduo non ultra tres versus maximo impenso labore deducere potuisset,atque is es centum perfacile scripsisse gloriaretur: "sed hoc",inquit, "interest,quod tui in triduum tantummodo,mei vero in omne tempus suffient". alterius enim fecundi cursus scripta intra primas memoriae metas corruerunt,alterius cunctante stilo elucumbratum opus per omne aevi tempus plenis gloriae velis feretur



Euripide, allorché il popolo gli chiese di togliere una battuta da una tragedia - avanzando sul palco, affermò che luii era solito comporre lett. favole )ma in questo caso si intende opere teatrali) per insegnare ad esso (cioè al popolo) e non per essere da esso edotto.
Certamente è degna di lode (bisogna lodare) una (tal) fiducia, che valuta la propria stima con metro certo e che tanto è pretenziosa di sé , quanto basta a non essere lontana dal disprezzo e nell'insolenza.
Pertanto (è) degno lodevole anche ciò che (Euripide) ribatté al poeta tragico Alcestide. Poiché (Euripide) si lamentava con lui per fatto di non esser riuscito a tirar fuori più di tre versi in un lasso di tempo di tre giorni, pur sforzandosi molto (con massimo lavoro), mentre quello si vantava di averne composto un centinaio senza alcun sforzo, (Euripide) controbatté: "Ecco (appunto) la differenza: i tuoi versi dureranno solo tre giorni, i miei saranno eterni". E infatti, gli scritti dell'uno - (autore) prolifico - sono naufragati subito nella prima metà della memoria (ovvero nel dimenticatoio), mentre l'opera dell'altro (Euripide) pensata con stile esitante giungeranno a gonfie (lett. piene) vele alla gloria attraverso il trascorrere infinito del tempo
Allegati
euripide risponde alle critiche.jpg

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