Pericle e i politici della generazione successiva

Messaggioda Phoenix95 » 5 apr 2013, 19:07

Ma tuttavia pur essendo rimasti a noi tanti ricordi di come la città stava sotto gli uni o gli altri di essi, ci rallegriamo dei comportamenti negativi degli oratori politici a tal punto che, pur vedendo a causa della guerra e dei tumulti che questi hanno provocato, molti fra i cittadini privati(deauperati) dei patrimoni familiari, questi invece divenuti ricchi da poveri, non ci irritiamo nè ci indignamo per i loro successi, ma sopportiamo che la città sia accusata a torto/ingiustamente di trattare male e di sottoporre a tributi i Greci, (sott. "sopportiamo) che questi invece ricavino rendite e (sott. "sopportiamo") che il popolo, che questi dicono essere a capo degli altri, si trovi in una condizione peggiore degli schiavi delle oligarchie e (sott. "sopportiamo") invece che quelli i quali non avevano nessun patrimonio a causa della nostra stoltezza si siano arricchiti da miserabili/da miserabili che erano. Eppure Pericle colui il quale fu a capo del popolo, avendo ricevuto la città prima di codesti uomini in una condizione peggiore, prima di avere l'egemonia, tuttavia governava in modo accettabile, non cercò ricchezze personali ma il suo patrimonio personale lo lasciò inferiore rispetto a quello che aveva ricevuto dal padre, trasferì sull'acropoli ottomila talenti senza le offerte votive.

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