Concezione dantesca della donna - appunti

Messaggioda sennaretta » 14 mar 2012, 15:35

la donna di dante è un angelo in terra...con tutte le caratteristiche eteree e spirituali di virtù e umiltà..l'amore che unisce dante alla donna è un amore puro, spirituale perchè è proprio grazie all'amore che prova per lei che in qualche modo raggiunge Dio.

La donna di dante: essa è una figura angelica, che poi è caratteristica dello stilnovismo. Significa: la donna di dante non ha forma fisica, non è materiale, come invece è quella di Petrarca. il contatto con essa è limitato a semplici gesti o al saluto.

l' amore ke prova dante per beatrice è un amore spirituale o meglio angelicato....beatrice è la sua donna -angelo...ovvero un' essere ke gli permette di entrare in contatto con dio.
La donna di Dante è un angelo puro....di cui non si nomina nessun aspetto fisico se non i suoi occhi da cui traspare tanta bellezza, onestà, umile. Degli occhi che fanno innamorare chi la guarda...è una donna che con il solo saluto dimostra tutte le sue infinite virtù...gli uomini rimangono immobilizzati a fissarla al suo passaggio..

Dante Alighieri prende spunto con un’innovazione altamente spirituale: la donna e’ vista come un angelo, l’amore e’ un sentimento d’elevazione morale, nobilta’ non sara’ piu’ sinonimo d’esteriorita’, bellezza e rango; sara’ l’interiorita’ spirituale a creare la perfezione, dove solo un cuore gentile potra’ far nascere amore; la donna e’ l’espressione della bonta’ divina sulla terra.Nella Divina Commedia Dante esprime attraverso la contemplazioneterrena la salvezza eterna dal peccato; lui stesso deve percorrere la via della dannazione nel suo viaggio cosi ’ da poter dare a chiunque lo possa apprendere i mezzi giusti per combattere qualsiasi tentazione.(In questo viaggio ogni personaggio ha un valore simbolico,ricco di allegorie, cosi’ virgilio rappresenta la ragione umana che guida alla fede e beatrice e’ colei che avvicina il poeta a dio, rappresenta quindi la fede, la rivelazione, la scienza divina.in dante troviamo si’ la sofferenza per le pene d’amore come, il rifiuto di beatricee la morte di lei ma tutto viene superato con l’elevazione dell’amata ad essere puro, spirituale, di un amore che va oltre il tempo, la realta’, divenendo per questo immortale e fonte di salvezza).

E' proprio con le rime dedicate a Beatrice che si afferma l'originalità dello stil novo dantesco che insiste sul legame tra amore e gentilezza e vede nella donna un assoluto miracolo fonte di ogni salute, grazia e umiltà. Pur riprendendo Guinizzelli e Cavalcanti, Dante carica la figura femminila di un forte significato simbolico: la bellezza di Beatrice si riflette nel mondo circostante e da essa emergono i versi che la lodano; è l'annuncio di una salvezza,di un riscatto di quanto negativo e di non degno c'è nell'esistenza. Le rime a lei dedicate furono raccolte nella Vita nuova che parte dal primo incontro del poeta con la donna e in cui egli cerca consolazione per la sua morte prima, per divenire poi esaltazione di Beatrice di fronte al mondo. Beatrice diverrà una figura salvifica pur mantenendo i caratteri di una creatura mortale e diverrà il centro del pensiero filosofico e religioso di Dante.

sennaretta

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Messaggioda giada » 14 mar 2012, 19:48

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