Alessandro Magno

Messaggioda Leon_96 » 6 mag 2012, 17:44

ALESSANDRO MAGNO


LA POLITICA DI FILIPPO
A partire dal 360 a.C. si affacciò sull'orizzonte dell'Ellade una nuova potenza: la Macedonia. Era una terra dall'economia agricola e pastorale piuttosto arretrata.

Le cose cambiarono nel 359 a.C. molto in fretta, con l'avvento al trono di Filippo II, che impresse una svolta alla politica macedone. Era di grandi ambizioni e fin da giovane età mirava all'unione di un unico regno panellenico e sopratutto a infliggere alla Persia un attacco mortale comune di macedoni e greci.
Filippo dedicò all'esercito molte cure, riformando anche la falange. e nel 357-356 a.C. occupò il Cheroneso Tracico, dove era posizionata la famosa miniera d'oro del Pangeo, con il quale avrebbe formato un esercito molto più numeroso e avrebbe corrotto i nemici. 
Nel 353 a.C. arrivò l'oocaisone buona un conflitto scoppiatro a Delfi tra alcuni membri dell'alleanza della città arrivò ad interessare la Tessaglia. Fu l'occasione giusta per presentarsi alla Grecia come arbitro rispettoso delle loro tradizioni.

Si scontrarono ad Atene due fazioni in particolare: quella di Isocrate che voleva trovare un accordo per diventare alleato di Filippo II, e quella di Demostene, che vedeva in Filippo un nemico molto più pericoloso della Persia.
Atene, Tebe e altre poleis costituirono una lega ntimacedone, che nel 338 a.C. sferrò un attacco contro i macedoni a Cheronea. Fu una disfatta per la Grecia. 
Filippo rispettò il nemico restituendo i prigionnieri di guerra e rinunciò a penetrare nell'Attica, concesse ad Atene di mantenere il controllo sulle isole di Lemno, Imbro e Sciro e ricevette in cambio la cittadinanza sua e di suo figlio ad Atene e venne fatta costruire una sua statua nell'agorà. Con la pace di Corinto del 337 a.C., Filippo, rinunciava a vendicarsi delle altre poleis, e si impegnava a promuovere la tanto ricercata pace generale della Grecia e crò così un'alleanza panellenica ed era pronto ad attaccare la Persia.

Morì però in una congiura di palazzo nel 336 a.C. e venne sostituito da suo figlio Alessandro appena ventenne, nessuno avrebbe mai immaginato le sue capacità.
Voleva seguire le orme del padre e aveva molti motivi per farlo:
- Voleva una gloria personale.
- Voleva ampliare il suo territorio, aggregando anche nuove città e aumentando le proprie ricchezze.
- Credeva nell'idea di panellenismo nella quale credeva fermamente suo padre, doveva quindi annettere tutti i territori della grecia, e ciò comprendeva anche quelli dell'Asia minore.


Si avvalse dell'aiuto dei suoi due generali Parmenone e Antipatro a cui era affidata la protezione della città. L'esercito era costituito da 30000 fanti e 5000 cavalieri, molto pochi, e solo 7000 fanti e 600 cavalieri erano forniti dalle poleis a causa della profonda crisi economica che le colpiva. 

LA CONQUISTA

Iniziò nel 334 a.C. nel Granico, in Frigia, contro i satrapi nel quale vinsero i macedoni. Proseguendo per tutta l'Asia minore, Alessandro liberò tutte le città greche, sottomise i principi vassalli di Dario III. La seconda grande vittoria di Alessandro fu nel neovembre del 333 a.C. a Isso contro l'esercito persiano guidato dal Gran re in persona, Dario III. Fu una vittoria schiacciante dei macedoni i quali non riuscirono a prendere il Gran re che si salvò con la fuga, lasciando al nemico tutta la sua famiglia.
Nel 332 a.C. Alessandro prese le città fenicie del sud, conquistò con fatica Tiro, che cadde dopo una lunga resistenza di 7 mesi. Alessandro a causa del maltempo non riusciva a costruire il ponte di legno formato dalle navi e dovette aspettare.
 Nel 331 a.C. andò in Egitto dove venne proclamato faraone e figlio di Amon Ra, lì fondò la città di Alessandria, ricca e fiorente.
Il colpo di grazia alla Persia ci fu sempre nel 331 a. C., a Gaugamela in Mesopotamia, venne sbaragliata definitivamente la Persia e Dario III fu costretto a scappare da un suo satrapo che lo uccise. Si era aperto un varco in oriente, Alessandro conquistò le città di Babilonia, Susa, Persepoli e Ecbatana. Si spinse oltre e prese i territori ignorati dai Persiani della Battriana e Sogdiana, si fermò 2 anni a Babilonia e poi proseguì lungo le vie carovanieri della seta, delle gemme e delle spezie, e andò in una zona misteriosa e sconosciuta, lIndia. Mirava a occupare il bacino del fiume Indo, ma l'esercito era troppo stanco e si oppose alle decisioni di Alessandro. in particolare Porros, così tornò in patria dividendo l'esercito su due percorsi, uno via mare e uno via terra. Morì nel 323 a.C. a Susa, mentre mirava a circumnavigare la penisola araba.

RICAPITOLANDO

334 a.C.= Granico, Frigia contro la Persia
333 a.C.= Isso, contro la Persia
332 a.C.= Tiro, contro i fenici
331 a.C.= Egitto e Gaugamela, Mesopotamia, contro la Persia
329 a.C.= Si ferma a Babilonia.
326 a.C.= Mira il bacino del fiume Indo
323 a.C.= Muore a Susa.

Leon_96

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Messaggioda *Yole* » 7 mag 2012, 13:05

ti sono stati dati tanti crediti per gli appunti, devi inserire versioni
hai superato il limite di appunti, non possiamo darti crediti solo per gli appunti

*Yole*

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