Candido di Voltaire RIASSUNTO ANALISI capitolo per capitolo

Messaggioda versionegreco3 » 7 set 2012, 10:11

Il racconto si compone di 30 brevi capitoli e presenta una rapida struttura lineare, scandita dalle tappe del viaggio del protagonista. La narrazione si può dividere in 3 parti : cacciata dal castello e fuga di Candido verso il Nuovo Mondo , soggiorno nell'Eldorado e ricerca di Cunegonda e ritorno nel Vecchio Mondo fino al giardino di Costantinopoli.
CAPITOLO I: Nel castello di Thunder-ten-tronckh vivono felici e beati Candido , madamigella Cunegonda, figlia del barone, e Pangloss, insegnante di "metafisico-teologo-cosmoscemologia" e convinto dall'inizio alla fine che le cose non possono essere in altro modo : perchè , siccome tutto é creato per un fine , tutto é necessariamente per il migliore dei fini. Cunegonda, scoperto Pangloss tra i cespugli con la cameriera, mentre le impartiva una lezione di “fisica sperimentale”, ne imita subito l'esperienza baciando Candido dietro un paravento. Sorpresi dal signor Barone, Candido é cacciato a pedate nel sedere dal migliore dei castelli possibili.
CAPITOLO II - III: Candido si scontra subito con l'atrocità del mondo . Morto di fame e di stanchezza , é arruolato a forza tra i Bulgari e costretto a suon di bastonate a fare gli esercizi militari della celebre armata di Federico II . La battaglia tra Avari (Francesi) e Bulgari (Prussiani) é un'immane carneficina , benedetta dal canto del Te deum. Candido non trova niente di meglio che fuggire scavalcando montagne di cadaveri , tra villaggi bruciati e membra palpitanti. Si rifugia in Olanda dove sperimenta il fanatismo di un ugonotto che aveva parlato per ore in piazza di carità e poi non lo aiuta e la pietà di un anabattista che invece lo accoglie e lo aiuta. Incontra poi un pezzente sfigurato da una terribile malattia.
CAPITOLO IV: Il pezzente é Pangloss che , sopravvissuto alla distruzione del castello operata dai soldati bulgari , trova tuttavia il coraggio di giustificare il suo male come cosa indispensabile nel migliore dei mondi. I due si imbarcano insieme all'anabattista benefattore alla volta di Lisbona.
CAPITOLO V - VI: Descrizione di alcune catastrofi naturali : la tempesta, il naufragio e il terremoto. La tempesta uccide il buon anabattista, mentre i malvagi si salvano. Il terribile terremoto di Lisbona miete 30000 vittime innocenti . Pangloss e Candido finiscono nelle mani dell'Inquisizione che cerca eretici per esorcizzare la sciagura con un autodafè. Pangloss é impiccato e Candido fustigato. Lo stesso giorno , la terra trema di nuovo. A Candido si avvicina misteriosamente una vecchia.
CAPITOLO VII - X: La vecchia conduce Candido da Cunegonda . Questa, violentata e pugnalata dai Bulgari, che avevano messo a ferro e a fuoco il castello, non era morta, come invece aveva raccontato Pangloss. Venduta a un banchiere ebreo, che la divide con il grande Inquisitore, aveva assistito all'autodafè e , riconosciuto Candido, se lo era fatto condurre a casa. Sorpreso dall'ebreo don Issacar e poi dall'Inquisitore , Candido uccide entrambi. Cunegonda , la vecchia e Candido fuggono di gran carriera su tre cavalli andalusi. A Cadice si imbarcano su una nave che trasporta truppe contro i gesuiti del Paraguay . Sulla nave si fa un gran discutere sul male e sulla felicità. La vecchia principia il racconto della sua vita.
CAPITOLO XI - XII: Tutti e due i capitoli sono occupati dalle disgrazie della vecchia. Questa digressione consente a Voltaire di denunciare le violenze e le oscenità perpetrate quotidianamente ai danni delle donne. Alla fine del tragico racconto della vecchia, Candido é sconcertato e vorrebbe fosse presente il savio Pangloss , poichè si sente abbastanza forte per muovergli qualche rispettosa obiezione.
CAPITOLO XIII - XIV - XV: Arrivati a Buenos Aires , Cunegonda é accolta dal governatore , di cui diventa la favorita , ma Candido, perseguitato dalla giustizia, é costretto a fuggire. Guidato dal servo Cacambò , passa nel regno dei gesuiti:Quel governo é cosa mirabile ... Los padres son tutto, i popoli niente. Candido ritrova qui il fratello di Cunegonda . Ferito nell'orgoglio di casta appena il giovane manifesta l'intenzione di sposarne la sorella, egli colpisce Candido. Questi lo ammazza e ne indossa gli abiti , fuggendo prima che sia scoperto il delitto.
CAPITOLO XVI: Candido in una bella prateria vede due scimmie inseguire due fanciulle nude . Preso da pietà , uccide gli animali , convinto di salvare la vita delle fanciulle, ma in realtà ne provoca la disperazione: ne ha ucciso gli amanti. Candido e Cacambò si inoltrano nella foresta e qui, durante il sonno, sono catturati dagli Orecchioni in guerra con i gesuiti , che hanno preso le loro terre. Stanno entrambi per finire in pentola, quando Cacambò convince la tribù che Candido non solo non é gesuita, ma ne ha appena ucciso uno. Liberati, ricevono dagli indigeni ogni sorta di onore.
CAPITOLO XVII - XVIII: Affranti e affamati, dopo aver percorso montagne e precipizi, si abbandonano alla corrente di un fiume che li porta tra rocce scoscese nel paese dell'Eldorado. E' il regno della felicità, dove non esistono denaro, nè violenza , nè tribunali, nè preti. I due passano di meraviglia in meraviglia, ma dopo un mese , pur felici, decidono di non esserlo più e di chieder licenza a sua maestà. Carichi di oro, essi ripartono alla ricerca di Cunegonda.
CAPITOLO XIX: Candido e Cacambò incontrano nella colonia olandese di Surinam un negro senza una mano e senza una gamba , mutilato dallo sfruttamento dei proprietari bianchi di piantagione.A questo prezzo mangiate zucchero in Europa, esclama lo schiavo denunciando i costi sociali del lusso europeo. Un mercante olandese deruba poi Candido, il quale si convince che se tutto va bene, tutto va bene ad Eldorado, e non nel resto della terra. Candido, incaricato Cacambò di riscattare Cunegonda, dà a questi appuntamento a Venezia. Disperato per la malvagità umana, cerca come compagno di viaggio il più infelice uomo della regione. Entra così in scena Martin, il filosofo pessimista , tutto l'opposto di Pangloss.
CAPITOLO XX - XXI: Martin, durante il viaggio verso l'Europa, espone a Candido il suo pessimismo manicheo , secondo cui esistono due princìpi , il bene e il male, Dio e il Diavolo che si contendono l'universo; la terra è caduta sotto il dominio del male. Subito si imbattono in una battaglia navale, dove trovano la morte centinaia di innocenti.
CAPITOLO XXII - XXIII: Candido desidera conoscere Parigi, ma resta deluso. Cade vittima dell'imbroglio di un abate che lo deruba. Si imbatte nel fanatismo clericale, nella passione sfrenata del gioco, nella vacuità dei letterati. Raggiunge l'Inghilterra, ma non vi sbarca nemmeno , disgustato dall'esecuzione dell'ammiraglio Byng, fucilato dagli Inglesi perchè ha commesso l'errore di essere stato sconfitto dai Francesi.
CAPITOLO XXIV - XXV: Candido a Venezia non ritrova Cunegonda, ma Paquette, la vecchia amante di Pangloss, divenuta prostituta. Trova anche la sazietà e il disgusto. Il senatore Procurante, ricco, intelligente, ha tutto, ma non é felice. Tutto lo annoia.
CAPITOLO XXVI - XXX: Candido e Martin incontrano sei monarchi spodestati . Anche i re , dunque , sono in balìa del destino . Cacambò arriva a Venezia, ma é ridotto in schiavitù. I tre si imbarcano per Costantinopoli, dove anche Cunegonda é divenuta schiava di un avventuriero. Sulla nave Candido riconosce in due forzati incatenati ai remi il filosofo Pangloss. che era stato male impiccato, e il redivivo baronetto gesuita, fratello di Cunegonda. Candido li riscatta entrambi e tutti quanti giungono in Turchia dove, sulle rive della Propontide , trovano Cunegonda, brutta e invecchiata. Liberata, anch'ella, insieme alla vecchia, si stabilisce con il resto della compagnia in una piccola fattoria e lì ripete in continuazione “dobbiamo coltivare il nostro orto”, intendendo che ognuno deve fare la sua parte per tirare avanti la fattoria.

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Messaggioda giada » 7 set 2012, 10:16

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