da Razzina » 8 set 2012, 12:51
Parafrasi
O cameretta che sei già stata rifugio per le mie tempeste del giorno, sei ora fonte di pianti notturni che durante il giorno tengo nascosti per la vergogna. O lettino che eri di riposo e conforto in tante sofferenze, di quali dolorose lacrime versate dagli occhi con tanta abbondanza quasi fossero due urne, ti bagna Amore a causa delle mani di Laura bianche come l'avorio, che sono ingiustamente crudeli solo nei miei confronti. Ne fuggo soltanto dall'intimità nascosta della cameretta e dal riposo del mio letto, ma fuggo soprattutto dalla solitudine con me stesso e dal mio pensiero amoroso che, quando le seguii mi sollevò talora al di sopra delle cose terrene; e cerco come rifugio la gente, che mi è nemica e che odio (chi l'avrebbe mai pensato?) così grande è la paura di ritrovarmi solo.
Tema: paura della solitudine / insoddisfazione di sè
Sintassi: paratassi
Figure retoriche: metafore, allitterazioni, chiasmo
Lessico: registro abbastanza elevato, campo semantico emotivo
Riassunto del contenuto: Nel sonetto è presente una riflessione sui luoghi più cari al poeta nei quali un tempo si sentiva al sicuro e viene sottolineato la trasformazione del rifugio: prima la cameretta, ora la folla.