Umanesimo riassunto

Messaggioda Suka » 11 set 2012, 13:26

UMANESIMO
Cultura umanistica rinascimentale che ha i suoi anticipatori con Petrarca e Boccaccio e si sviluppa con momenti culminanti per tutto il ‘400 e il ‘500.
Umanesimo→ 1400
Rinascimento→ prima metà 1500 e seconda metà più sfuggente

Umanesimo→ riscoperta dei classici e nuovo modo di rapportarsi con essi. Si parla in questo senso di umanesimo filologico. (1400 arrivano in Italia i dotti d’oriente e comincia a delinearsi un metodo filologico più attento e rigoroso. )
Poggio Bracciolini:
- riscopre la Istitutio Oratoria di Quintiliano
- reinserisce il De rerum natura di Lucrezio

Umanesimo→ nuovo rapporto con la civiltà classica. C’è la coscienza che con la caduta di Roma è caduta una civiltà e ora si deve tentare di recuperare la cultura antica.
In quest’epoca nasce la parola medias aetas con valore dispregiativo. La letteratura medievale ha una visone comune (ma solo l’elite ne da una rielaborazione culturale); la letteratura umanistica è una visiona della minoranza.
Vi è un’esaltazione della letteratura che è vista come dispensatrice di onore e gloria ed è più alta tra le espressioni della cultura umana superiore alla medicina e alla teologia.

Individualismo→ 1400 uomo considerato per se stesso, è individuale, unico. Non è parte di una corporazione. In alcuni casi l’individualismo porterà ad una esaltazione paganeggiante della gloria.

Secolo senza poesia→ Benedetto Croce chiama così i 100 anni dopo la morte di Petrarca.

1500→ umanesimo si estende fino al sapere

Religione
1400→ nuovo modo di sentire la religiosità: aconfessionale (molto più attenta alla dimensione morale e al recupero dello spirito originario del vangelo).
Troverà espressione più alta in Erasmo.
Religione= principi fondamentali
Confessione=diverse interpretazioni della religione

Ripresa del platonismo e del neoplatonismo→ Idea dell’uomo come microcosmo e la centralità dell’uomo nell’universo. L’uomo si trova tra mono terreno e spirituale.
( Pico della Mirandola: De hominis dimitate)

Umanesimo latino
1300- 1400 → cultura umanistica disprezza il volgare e il latino medievale: vuole recuperare il latino classico e modellare le proprie opere sui generi letterari usati dai latini ( dialoghi, epistole, orazioni, commenti, erudito dei classici).
Il modello è Cicerone.
Metà del secolo→ maggiore apertura al volgare
1441→ data convenzionale della riconciliazione tra cultura umanistica e volgare
Leon Battista Alberti→ istituisce un concorso letterario Certamen Coronatio ( concorso in poesia volgare: nessuno vinse)

Centri più importanti
Firenze è il centro culturale più prestigioso. Inizialmente fiorisce l’umanesimo civile, in cui alcuni letterati esaltavano la livertà e le istituzioni libere di Firenze. Essi vedono in Firenze una nuova Atene. Rispetto per la tradizione letterale vista come espressione della libertà.

Le cose cambiano nel passare da un sistema repubblicano ad un regime signorile→ maggior interesse per la filosofia platonica e studi filologici.

Altri centri sono Milano, Ferrara, Mantova, Urbino, Roma e Napoli.

Altro importante centro culturale→ coorti. Letterati mantenuti come tali, altri avevano anche altri incarichi (che si potevano conciliare con la loro attività)

1400→ mecenatismo: tendenza dei potenti a proteggere la cultura. Da un lato favorisce la cultura dall’altro limita le libertà.

Altro centro-→ Chiesa ( nn c’è ancora conflitto tra Chiesa e cultura)

Suka

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Messaggioda giada » 11 set 2012, 13:43

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