Filosofia: che cosa è il Simposio di Platone?

Messaggioda Chela39 » 12 set 2012, 16:34

Platone : «Simposio»
Il Simposio affronta in una forma del tutto originale il tema dell’amore, che s’identifica con quello stesso del significato della filosofia. La conversazione che intercorre fra Apollodoro, un fedele discepolo di Socrate, e un amico ha, all’interno della complessa struttura concentrica del dialogo, la funzione di avviare a sua volta un racconto indiretto, nel quale sono riferiti i discorsi pronunciati dai commensali durante un banchetto tenutosi presso la casa del poeta tragico Agatone, per festeggiare la sua vittoria alle gare svoltesi il giorno precedente.
I commensali sono, oltre allo stesso Agatone, Aristodemo, Socrate, il commediografo Aristofane (444 ca - 385 a.C.) e, ancora, Pausania, Erissimaco, celebre medico, Fedro e Alcibiade (450-404 a.C.), lo stratega ateniese distintosi nella guerra del Peloponneso.
Dopo il banchetto si apre la discussione che affronta il tema proposto da Erissimaco: l’elogio del dio Eros. Essa può essere divisa in tre parti.
Nella prima parte del dialogo il discorso di Fedro introduce una descrizione di Eros ancora convenzionale e retorica, affidata al gergo poetico: Eros è il più antico tra gli dèi, che offre i beni maggiori e del quale partecipa piuttosto l’amante che non l’amato. Nel suo discorso Pausania sostiene invece che Eros è un dio duplice, come duplice è sua madre Afrodite, in quanto egli è «volgare» e «celeste»: Eros «volgare» conduce all’amore dei corpi, Eros «celeste» è amore tra maschi che privilegia le anime sui corpi.
Segue il discorso di Erissimaco che, partendo da quello di Pausania, estende l’opera di Eros a tutto il mondo vivente, agli animali e alle piante, e spiega come la medicina può favorire la ricerca degli amori sani e la fuga da quelli malati. Tocca ora ad Aristofane, che esalta la potenza di Eros raccontando una «favola»: gli uomini primitivi si distinguevano in tre sessi (maschi, femmine e androgini, ovvero metà maschi e metà femmine) e Giove divise in due gli androgini facendone due esseri distinti. Da allora ciascuna metà dell’androgino originario va alla ricerca dell’altra metà con la quale si ricongiunge nell’amore. Il discorso del padrone di casa descrive Eros come il più bello e il più buono tra gli dèi: egli presiede a tutte le arti e a tutte le virtù, favorendone la diffusione. E’ quindi il turno di Socrate che, dopo essersi schernito dicendo di non essere all’altezza degli altri oratori, indirizza la discussione sul piano filosofico, sostenendo che bisogna dire la verità su Eros e non limitarsi a fare soltanto dei bei discorsi (da qui si fa iniziare la parte «filosofica» del dialogo). Poiché Eros è sempre amore di qualcosa, di bellezza o di bontà, non può — argomenta Socrate, richiamandosi a un discorso della sacerdotessa di Mantinea, Diotima — essere bello o buono. Di conseguenza non è neppure un dio, ma un demone, un essere intermedio tra gli dèi e gli uomini. Eros è figlio di Penia (Povertà) e Pòros (Espediente); egli è sempre povero, mancante di qualcosa, ma è anche sempre alla ricerca di bellezza e sapienza, che conquista con tutti gli espedienti possibili. Né ignorante, né sapiente. Eros è «filosofo» — alla lettera ''amante della sapienza'' —, desidera il bello e il buono non solo nei corpi, ma anche nelle anime. In tal senso Eros parte sì dal bello sensibile, ma si dirige verso il bello in sé, verso l’idea di bello.
La terza parte del dialogo si apre con l’arrivo di Alcibiade ubriaco che, invitato a tenere un suo discorso, pronuncia un elogio del tutto informale e inconsueto di Socrate, della sua abilità a convincere gli altri, della sua saggezza, della sua resistenza fisica, ponendolo al di sopra di tutti gli altri uomini. Dopo un breve encomio di Agatone, formulato questa volta da Socrate, la serata si conclude e tutti — tranne Socrate — si addormentano.•


Eccovi un'idea su cosa accadde quella sera alla casa di Agatone: si riunisce un banchetto atto a discorrere su un argomento che raramente veniva preso in considerazione nella dovuta maniera. I commensali discutono pertanto circa questo ''essere'' che domina ogni mente. Spero sia stato di vostro gradimento, alla prossima :) :) :) :)

Chela39

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Messaggioda giada » 12 set 2012, 17:26

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