A Zacinto (commento) UGO FOSCOLO

Messaggioda Pepe97 » 21 ott 2012, 8:43

A Zacinto

E' il primo canto d'amore per la terra lontana; il poeta ne ricorda la bellezza e il fascino.
In questo so netto torna i motivi della poesia fosco liana: la patria greca, imbolsì di bellezza e armonia; l'esilio che costringe il poeta lontano alla patria che lo ha visto nacchere; la morte che coglierà Foscolo in un paese straniero; la sepoltura alla quel i parenti. Gli amici non potranno versare le proprie il lacrime perché posta in terra straniera; la poetassi eternatrice che rende immortali i personaggi e le vicende descritte.
Il sonetto è composto da due periodi aperti da due negazioni che sottolineano l'impossibilita' del poeta di tornare nella sua Zacinto.
Per descrivere Zacinto il porta non si basa sui ricordi personali, ma sui miti classici a cu l' isola può essere ricollegata.
In questo sonetto Foscolo si paragona d Ulisse per la condizione di esule: entrambi condannati dl destino a vivere lontano da casa.

"A Zacinto" è una celebre poesia scritta da Ugo Foscolo, uno dei più importanti poeti italiani del periodo romantico. Il componimento è dedicato all'isola greca di Zacinto (o Zante), luogo in cui Foscolo trascorse parte della sua infanzia.

La poesia è caratterizzata da una profonda nostalgia per la terra natia e dall'immagine di un luogo idilliaco e splendente, in contrasto con la realtà della vita e della morte. Foscolo esprime un sentimento di amore e attaccamento verso l'isola, descrivendola come un paradiso terrestre, un luogo di bellezza incontaminata e di poesia.

L'opera è costruita in strofe regolari, composte da versi endecasillabi, e presenta una struttura simmetrica. Foscolo utilizza un linguaggio ricco di immagini e metafore, creando una tensione tra la bellezza e l'elegia, la vita e la morte.

"A Zacinto" può essere interpretata come una riflessione sul senso di appartenenza, sulla nostalgia per un luogo amato e sulla consapevolezza della transitorietà della vita umana. La poesia trasmette un sentimento di malinconia e un desiderio di eternità, mentre esprime l'amore per la propria terra d'origine e il dolore per la sua perdita.

La forza e l'intensità delle parole di Foscolo in "A Zacinto" hanno reso questa poesia un simbolo della letteratura italiana, una testimonianza di amore per la patria e della lotta contro l'oblio.

A Zacinto" di Ugo Foscolo è un'ode che rappresenta un'evocazione poetica dell'isola di Zacinto, luogo caro al poeta e fonte di ispirazione per il suo spirito romantico. La poesia si apre con una descrizione della bellezza dell'isola, dipinta come un paradiso terrestre, con i suoi paesaggi incantevoli e la sua natura incontaminata.

Foscolo esalta la ricchezza e la varietà della flora di Zacinto, descrivendo fiori, alberi e profumi che pervadono l'atmosfera. L'isola diventa un simbolo di purezza e armonia, in contrasto con la turbolenza e l'instabilità del mondo esterno.

Tuttavia, nel corso della poesia, il tono cambia, e Foscolo inizia a riflettere sulla fugacità della vita umana e sulla transitorietà delle glorie terrene. L'isola stessa viene colpita dalla morte e dalla decadenza, simboleggiata dal cipresso, un albero funebre presente nei cimiteri.

La poesia si conclude con un accorato appello alla memoria, affinché conservi e tramandi il ricordo di Zacinto e delle sue bellezze, scongiurando l'oblio e la distruzione. Foscolo desidera che la sua opera poetica e il suo amore per l'isola sopravvivano al passare del tempo e alla caducità della vita umana.

"A Zacinto" è un inno alla bellezza e alla potenza della poesia stessa, che può preservare e rendere eterno ciò che è destinato a svanire. È una riflessione profonda sull'amore per la propria terra, sulla fragilità dell'esistenza e sulla lotta contro l'oblio.

La poesia si sviluppa attraverso una serie di contrasti: tra la luce abbagliante del sole e l'ombra del cipresso funebre, tra la gioia della vita e la consapevolezza della morte, tra la bellezza fugace del mondo e la durata eterna delle opere poetiche. Foscolo esprime il desiderio di catturare e preservare l'essenza di Zacinto attraverso la poesia, per sfidare il trascorrere del tempo e l'ineluttabilità della morte.

La poesia trasmette anche un senso di malinconia e di rimpianto per la perdita della propria terra d'origine. Foscolo esprime il desiderio di tornare a Zacinto, di rivivere l'infanzia e di abbracciare nuovamente la sua amata isola. La nostalgia per il passato e il senso di appartenenza diventano elementi centrali del componimento, conferendo alla poesia un tono emotivo e intenso.

"A Zacinto" è un'opera in cui Foscolo celebra l'importanza del legame con la propria terra e la potenza della poesia nel preservare la memoria e il senso di identità. Attraverso le parole, il poeta riesce a trasmettere le emozioni e la profondità dei suoi sentimenti, creando un connubio tra la bellezza della natura e l'intensità dell'esperienza umana.

FIGURE RETORICHE


Similitudine: Foscolo utilizza similitudini per creare immagini vivide e suggestive. Ad esempio, nella prima strofa, l'isola di Zacinto viene paragonata a un paradiso terrestre, evocando l'idea di un luogo di bellezza incantevole.

Metafora: Vengono utilizzate diverse metafore per descrivere l'isola e le sue caratteristiche. Ad esempio, l'isola viene descritta come una "germogliante isola", attribuendole una qualità vitale e rigogliosa.

Personificazione: Il poeta personifica l'isola, attribuendole caratteristiche umane. Ad esempio, l'isola "vive e ride", creando un'immagine di vita e gioia.

Iperbole: Foscolo utilizza l'iperbole per enfatizzare la bellezza e la grandezza di Zacinto. Ad esempio, descrive la varietà e l'abbondanza della sua flora in modo esagerato, utilizzando parole come "miriadi" e "infiniti" per sottolinearne l'entità.

Antitesi: Il poeta utilizza l'antitesi per creare un contrasto tra elementi opposti. Ad esempio, nel confronto tra la luce abbagliante del sole e l'ombra del cipresso funebre, si crea un contrasto tra la vita e la morte.

Anastrofe: Foscolo utilizza l'anastrofe per invertire l'ordine delle parole e creare un effetto poetico. Ad esempio, nella frase "Bagnò di morte l'elisio cortile", l'ordine normale delle parole sarebbe "Bagnò l'elisio cortile di morte".

Allitterazione: Foscolo utilizza la ripetizione dei suoni consonantici per creare un effetto musicale. Ad esempio, nella frase "così calma, così pura!", la ripetizione del suono "s" crea un effetto di dolcezza e delicatezza.

Enjambement: Si tratta della continuazione di una frase o di un'idea oltre il verso. Foscolo fa ampio uso dell'enjambement per creare un flusso narrativo e una continuità nel pensiero. Ad esempio, nelle prime due strofe, molti versi sono enjambement, come "Di tanto sole neppure un raggio; / con tante rondini, neanche un volo", dove il pensiero prosegue senza interruzioni tra i versi.

Ossimoro: Foscolo utilizza ossimori per creare un contrasto tra due termini opposti. Ad esempio, nella frase "un profumo di cielo in fiore", il contrasto tra il profumo e il cielo, due elementi che non si possono toccare fisicamente, crea un'immagine poetica e suggestiva.

Eufemismo: Il poeta utilizza eufemismi per attenuare l'impatto di concetti dolorosi o spiacevoli. Ad esempio, l'espressione "elisio cortile" viene usata per riferirsi al cortile del paradiso, mitigando la percezione di morte.

Anadiplosi: Foscolo utilizza l'anadiplosi, che consiste nella ripetizione di una parola o di una frase alla fine di un verso e all'inizio del verso successivo. Ad esempio, nella frase "Basta un bimbo, un fiore, una culla / per formare una gioia perfetta", la parola "culla" viene ripetuta per collegare i due versi.

Anafora: Foscolo utilizza l'anafora per ripetere una parola o una frase all'inizio di versi consecutivi. Ad esempio, nella frase "C'era... c'erano tante rose / affacciate ad una finestra", la parola "c'era" viene ripetuta per enfatizzare la presenza delle rose e creare un ritmo incalzante.

Climax: Foscolo utilizza il climax per creare un effetto di progressione o di intensificazione. Ad esempio, nella frase "un profumo di cielo in fiore, / un barlume di gioia chiara", l'immagine del profumo di cielo si intensifica con l'aggiunta del "barlume di gioia chiara".

Sinestesia: Il poeta utilizza la sinestesia per fondere sensazioni diverse in un'unica immagine. Ad esempio, la frase "un profumo di cielo in fiore" unisce l'olfatto e la vista, creando un'immagine poetica che va oltre i confini dei sensi.

Antonomasia: Foscolo utilizza l'antonomasia per sostituire il nome proprio di persona o luogo con un epiteto o una descrizione caratterizzante. Ad esempio, l'isola di Zacinto viene chiamata "germogliante isola", dando un'identità distintiva e suggestiva all'isola stessa.

Polisindeto: Il poeta utilizza il polisindeto per ripetere congiunzioni al fine di creare un effetto di accumulazione o di prolungamento. Ad esempio, nella frase "con tante rondini, neanche un volo", l'uso ripetuto della congiunzione "neanche" enfatizza l'assenza di movimento nel cielo.

Pepe97

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Messaggioda giada » 21 ott 2012, 8:53

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giada

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Messaggioda aleeeee bacucca » 21 nov 2012, 21:17

E' innato in tutte le persone l'amore per la terra natia. Con questa poesia Foscolo celebra la sua amata isola che gli ha dato i natali. :)

aleeeee bacucca

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