Dal Concetto socratico all'idea Platonica

Messaggioda norma 1996 » 20 gen 2013, 22:55

Dal concetto socratico all'idea platonica.
• Socrate aveva cercato nel concetto l'elemento unico che facesse da base per l'accordo fra gli individui e per la
fondazione della scienza universale; per es., il concetto di uomo come "animale razionale" è l'elemento
comune a tutti i singoli individui diversi fra loro. Nonostante ciò occorre un ulteriore passo: bisogna
determinare se questa nota comune che si coglie nei singoli enti corrisponda e si identifichi con la vera natura
delle cose e della realtà. Resta quindi da determinare il valore oggettivo della nota concettuale comune. Se si
vuole fondare realmente il concetto e quindi la scienza, quale complesso di proposizioni universali, necessarie
e immutabili, occorre dare al concetto inteso come accordo fra i soggetti pensanti, un fondamento oggettivo
nella natura profonda delle cose, essa stessa immutabile e principio quindi di leggi universali e necessarie. Se
per es., tutti gli uomini si accordassero per definire l'uomo "animale volante", avremmo il consenso
universale, ma non la verità. Questo è il compito che Platone, per perfezionare e completare il concetto
socratico, vuole assolvere con la sua metafisica delle idee.
• Il consenso unanime va verificato nell'oggettività.
• Platone immagina che al mondo delle cose materiali, individuali ed in eterno divenire (mondo delle cose),
corrisponda, nettamente staccato da esso, un mondo di essenze (sostanze) immateriali, immutabili e perfette,
modello universale e sostanza profonda dei singoli individui materiali (mondo delle Idee). Per es., ai singoli
uomini individuali, corrisponde l'idea di uomo o uomo in sé; ai singoli cavalli individuali corrisponde l'idea di
cavallo o cavallo in sé, ecc.
• Le idee di Platone sono i concetti di Socrate, per così dire, "solidificati" e collocati in un mondo a sé,
nettamente separato e opposto al mondo delle cose sensibili: il mondo dei modelli eterni, delle essenze
profonde delle cose. Il netto distacco fra questi due mondi è chiamato dualismo metafisico.
• Noi, soggetti pensanti, siamo per mezzo dei sensi corporei, a contatto con gli individui del mondo sensibile
dai quali ricaviamo i concetti; per mezzo della ragione, che ha sede nell'anima, siamo a contatto con le Idee.
Paragonando i concetti alle Idee, se coincidono avremo la certezza la sicurezza che essi abbiano un valore
oggettivo e universale, cioè otteniamo la vera scienza.
• L'anima può mettersi in contatto con la Idee per quanto spiegano il mito del Fedro e la teoria della
reminiscenza o anamnesi.
• Le Idee sono l'essere per essenza, l'assolutamente permanente, sempre uguale a se stesse: perfette, immutabili,
eterne, incorruttibili, immateriali, sede di ogni perfezione, separate.
• L'idea suprema è quella del Bene (equivalente al sole fisico), che dà alle Idee la perfezione e la sussistenza,
ma non le crea dal nulla. L'idea del Bene coincide con la divinità.

norma 1996

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Messaggioda giada » 21 gen 2013, 8:17

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