Eulogos pagina 185 numero 37
1. Ο αγαθος διδασκαλος μη στεργη τους σπουδαιους μαθητας; .... 12. Μη θαυμαζωμεν τους Λυκουργου νομους; Ουτοι εκελευον τους Σπαρτιατας συσσιτια καθ'εκαστεν ηεμεραν παρασκευαζειν· ουτος ουν οι πλουσιοι και αποροις εις τα αυτο δειπνον επηγοντο προς την αυτην τραπεζαν εκαθιζοντο και τα αυτα σιτια ησθιον.
1. Il buon maestro non dovrebbe apprezzare gli alunni diligenti? (στεργη = στέργω verbo attiva presente congiuntivo singolare terza = congiuntivo dubitativo) 2. I bugiardi, neppure quando dicono (qualora dicano) la verità, vengono creduti.
3. Quando i figli sembrano deboli e gracili, gli Spartani li abbandonano. 4. Gli dei, quando gli uomini sacrificano loro ecatombi, non sono sbigottiti. 11. I soldati distruggono are e templi, perciò di questo si sdegnano gli dei. 12. Noi non ammireremmo le leggi di Licurgo?
Quelle ordinarono agli spartiati pasti comuni ogni giorno e in questo modo senza dubbio i ricchi ed i poveri procedevano allo stesso pasto e sedevano alla stessa mensa e mangiavano lo stesso cibo. 14. Saremmo inconsapevoli della libertà e dei suoi stessi doni? 13. In lontananza vengono avvistati l’esercito dei Peloponnesi e dal mare la moltitudine:
Ateniesi prepariamoci alla battaglia e allo scontro navale 15. Abbia la città l'egemonia sull'esercito qualora nella sua regione ci sia la guerra 16. Nel caso tu abbia un corpo bello e un'anima cattiva tu hai una bella anima ed un cattivo timoniere.
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