Greco Lingua e civiltà 1 pagina 449 numero 4

1. Τις των ανθρωπων ου στεργει την της παδριδος ελευθεριαν ...

1. Chi fra gli uomini non ama la libertà della patria? 2. Non so contro chi tu getti queste false accuse 3. Come comportarci con un amico nelle avversità? 4. Chi dice queste cose? 5. Abradata diceva: facendo cosa dunque, o donna, potrei ripagare (potrei esprimere) il favore di Ciro verso te e me stesso? 6. per quale motivo dici queste cose mediocri e insignificanti? Di' quale opinione hai 10. mentre Creso, re dei Lidi, stava per procedere (avanzare) contro i Persiani, uno dei saggi, di nome Sandani, gli chiese cosa mai facesse. 7. Per chi dei cittadini bisogna avere più gratitudine che per i benefattori della patria? 8. Quale discorso. o uomini ateniesi, bisogna dire in tale pesantissima sventura? 9. Dimmi di quale re tu ammiri in particolare le imprese. 10. Essendo Creso re dei Lidi, sul punto di attaccare i Persiani, uno dei saggi, di nome Sardani lo informava che mai poteva guadagnare qualcosa. 12. Antistene il filosofo interrogato sul perché avesse (letteralmente presente: ha) pochi discepoli, diceva: “Perché io li caccio via con una bacchetta magica d’argento”. 13. Chi o parola o tempo o oratore è capace di mostrare il valore degli uomini che si trovano qui? 14. Chi è così abile a parlare da persuaderti? 15. Il re, volendo sapere in quale considerazione fosse presso gli uomini, giungeva nella piazza, cambiando l’abito e essendo simile ad un contadino povero. 16. I soldati degli Ateniesi verso il tramonto giungevano ad un villaggio e, incontravano delle donne che portavano acqua dal villaggio alla sorgente, le quali domandavano chi fossero loro. 17. E anche in ciò in cui sembra che ci sia un bisogno minimo del corpo, ovvero, nel pensare, chi non sa che anche in questo molti sbagliano grandemente per il fatto che il corpo non è in salute? 18. L’ateniese Tucidide non solo racconta quali erano le cause della guerra del Peloponneso, ma anche gli stessi fatti in questa guerra.  19. Spesso io mi stupivo con quali parole, un tempo, quelli che accusavano Socrate, persuadevano gli Ateniesi che fosse degno di morte. 20. Archidamo, figlio di Agesilao, poiché Periandro medico memorabile scrisse anche misere opere, disse: "Perché mai: o Periandro, invece di essere apprezzato come medico, desideri essere chiamato cattivo poeta

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