Ellenisti 2 quaderno di ripasso pagina 56 numero 2
Ἐγὼ μὲν γὰρ οἶμαι πάσας τὰς πόλεις διὰ τοῦτο τοὺς νόμους τίθεσθαι, ἵνα περὶ ὧν ἂν πραγμάτων ἀπορῶμεν, παρὰ τούτους ἐλθόντες σκεψώμεθα ὅ τι ἡμῖν ποιητέον ἐστίν....
1. Infatti, penso che tutte le città istituiscano le leggi per questo motivo, per consultare (σκέπτομαι aor cong) che cosa si deve fare qualora fossimo incerti.
2. E Senofonte, dato che non c'erano sacrifici religiosi quel giorno, avendo preso un bue da un carro (infatti non c'erano altre vittime sacrificali) dopo averlo sacrificato pregava ad alta voce e tutti gli altri di almeno trent'anni.
3. Quindi agli spartani che discutevano quando appresero la vicenda sembrava che non ci fosse una forza debole da mandare, perché l'atteggiamento di coloro che avevano vinto fosse represso e affinché non ci fossero inutilmente le sofferenze patite.
4. Gli Spartani oltrepassarono i quattro contingenti degli Ateniesi prima che giungessero a ritirare le loro truppe dallo scontro, cosicché nessuno di loro morì se non qualcuno nello scontro per mano dei Tegeati.
5. Ora i fatti sono arrivati al punto che, alcuni odiano la città e altri invece ci disprezzano.
6. Ma se tu farai insieme a noi in queste cose, noi ti invieremo subito molti opliti e cavalieri; cosicché aiuterai con un grande forza [tuo] fratello, e mentre quello è sul punto di distruggere Olinto, tu avendo devastato Tebe, possiederai una città molto più grande di Olinto.
7. Gli Ateniesi seguivano, per non essere dispersi, anche se sapevano che c'era il pericolo di essere circondati.
(by Vogue)
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