Il Greco di Campanini 1 pagina 184 numero 34

1. Τοτε δη οι πολεμιοι τοσι τελευταιοις των ημετερων στρατιωτων επετιθεντο και απεκτεινον.

1. Allora i nemici si imponevano sui nostri soldati e li uccidevano.
2. Allora gli abitanti di Corcira innalzavano il trofeo e i morti protetti da un accordo e restituivano i cadaveri.


3. Teseo ristabiliva il popolo signore della città, i cittadini lo stimavano l'unico degno di comandare.
6. La miseria riportava anche uomini esperti verso espedienti pericolosi ed artefatti per la vita.
7. Il cattivo padrone non concede ai contadini la giusta paga.
8. Il cielo era pieno di lampi e la tempesta si avvicinava: i marinai trassero vantaggio dall'esperienza e dal coraggio.


9. L'auriga era bravo e sovrintendeva bene all'arte del guidare i carri: ma in una corsa a causa del tradimento di un avversario empio cadde nella polvere.
10. I due comandanti discussero a lungo sugli accordi: poi, si separarono e ritornarono nei due accampamenti.
11. Quando il sovrano giunse nel paese, i contadini gli diedero come doni i frutti dei campi, mentre i pastori le greggi e i cavalli.
13. I briganti violenti avevano incendiato i villaggi e trucidavano anche gli anziani e riducevano in schiavitù i giovani.


14. L'esercito dei Siracusani era ormai sfondato e messo in fuga da parte dei nemici. a.
15. Infatti non con la parola i veri filosofi esercitavano la virtù, ma lo facevano con l'azione. / Infatti non esercitavano la virtù con la parola i filosofi sinceri ma la mostravano con l'azione

Testo greco completo

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