Il Greco di Campanini 2 pagina 32 numero 37
1. Νυν εξεστιν υμιν αγαθοις ανδρασι γενομενοις πολλα καγαθα αλληλοις εισενεγκειν ...
1. Ora è possibile per voi che siete uomini valorosiarrecare scambievolmente molti benefici.
2. Era chiaro che i greci temettero molto che Giasone non diventasse tiranno.
3. O misero Socrate anche ora dai retta a noi e mettiti in salvo.
4. Ma le navi dei peloponnesiaci dopo aver navigato lungo il Sunio e averlo circumnavigato, ormeggiarono nel mezzo di Torico e Prasia, poi giunsero ad Oro.
5. I primi riuscirono comunque ad accamparsi in qualche modo, quelli della retroguardia invece giunti ormai con le tenebre ciascuno prese posto come capitava per chiamarsi a vicenda lanciavano grida così alte, che le ascoltavano i nemici così i più vicini fuggivano dalle tende.
6. L'ateniese Lamaco rimproverava uno dei locaghi che aveva commesso un errore; avendo quello detto che non avrebbe più fatto ciò, disse: "non è possibile sbagliare due volte in guerra"
8. Alessandro, Pompeo e Gaio Cesare, pur avendo distrutto completamente intere città così tante volte e avendo abbattuto durante la battaglia migliaia di cavalieri e fanti, anch'essi un giorno uscirono di vita (morirono)
9. Pitagora di Samo andato in Egitto e fattosi loro discepolo (degli egiziani) portò in Grecia per primo lo studio di ogni genere di filosofia.
10. Perseo trova in Etiopia Andromeda che giaceva come esca per un mostro marino.
11. Creso, non appena ritornò dalla Cappadocia con l'esercito, espugnò la città di Pteri e la ridusse in schiavitù.
13. Quando scoppiò ( si verificò ) ( accadde ) la battaglia di Cheronea e voi tutti accorreste all'assemblea, il popolo decise di far trasportare i fanciulli e le donne dai campi verso le mura.
15. Lo spartano Licurgo disse ad uno che lo invitava a creare democrazia in città:
"Tu, per primo, crea la democrazia nella tua casa!"
16. Alcuni, che esercitano del potere, secondo una certa qual circostanza casuale, conducono (citano) questo nostro compagno Socrate in tribunale, lanciandogli un'accusa oltremodo scellerata e che non si addice per niente a Socrate.
18. Spartani, gli Ateniesi vi pregano di andare loro in aiuto e di non permettere che una delle più antiche città tra quelle greche vada incontro a schiavitù per opera di uomini barbari
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