Il Greco di Campanini 2 pagina 253 numero 9
Οιδα μεν οτι της Αγησιλαου αρετης τε και δοξης ου ραδιον εστιν αξιον επαινον γραψαι...
1. So che non è facile scrivere un elogio degno della virtù e della fama di Agesilao.
2. I peltasti in verità temettero a tal punto gli Spartani che non si inoltravano a tiro di giavellotto contro gli opliti.
3. Ho temuto (δέδια, perfetto ind. 1a sing. δίω. ) che tu non dicessi anche qualcosa di scandaloso.
4. Infatti quanti si trovano a dedicarsi correttamente alla filosofia corrono il rischio che agli altri rimanga nascosto il fatto che di niente altro essi si curano se non di morire e di essere morti.
5. Gli asini, quando qualcuno (li) inseguiva, dopo aver corso avanti si fermavano: infatti correvano molto più velocemente dei cavalli.
6. Dato che il potere politico si era accentrato nella monarchia, Cicerone, abbandonato il suo impegno in prima linea, si diede a frequentare quei giovani a cui piaceva occuparsi di filosofia.
7. Assomigli ad un filosofo, ragazzo, e dici parole molto spiacevoli, sei sembrato certamente uno che è sciocco, se pensi che il vostro valore possa avere la meglio sulla potenza del re".
(By Vogue)
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