Mathesis pagina 141 numero 20
Εις την εσπεραν οι δουλοι τους λυχνους αναπτουσι κφαι το συμποσιον παρασκευαζονται· ο δε Αλκαιος ο ποιητης ταχυνει αδει· "Πωνωμεν· τι δει αναμενειν τους λυχνους; Δακτυλος εστι η ημερα"....
1. Verso sera gli schiavi accendono le lucerne e preparano il banchetto. Il poeta Alceo si affretta e canta: "Beviamo, perché bisogna aspettare le lucerne?
Il giorno è un dito. (modo di dire per "il giorno dura un attimo").
2. Dopo la cena i convitati cominciano anche il banchetto dei servi (περιτίθησι = περιτίθημι pres ind attiva 3° sg) uno (ὁ μὲν) pone intorno al collo dei partecipanti al banchetto, corone di aneto intrecciate un' altro (ὀ δὲ) stende il profumo nella coppa.
3. Il cratere è al centro colmo di vino ed il convitato dice al coppiere: "Porta, o coppiere, la coppa per bere, voglio bere tutto d'un fiato.
4. Durante il banchetto gli auli suonano [emettono suoni], fra i convitati gli uni bevono, gli altri discutono di filosofia, altri scherzano con le etere (cortigiane), il poeta Alceo dice al giovane amico:
"Il vino, amico, è verità!"
5. Dopo il banchetto fra i convitati alcuni ritornano nelle case, altri si addormentano a causa del vino e altri vanno a fare baldoria e cantano presso le porte delle etere (δέχομαι): "accoglimi, ti supplico"
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