Parole e civiltà dei greci 1 pagina 153 numero 5
1. Αι μεν ουν Μυκηναι νυν ουκετ' εισιν· δ'αυτας Περσευς, διεδεχετο δε Σθενελος, ειτ' Ευρυσθευς· οι δ'αυτοι και του Αργους ηρχον...
1-Micene ora qui non c'è più: la fondò Perseo, gli succedette Stenelo, poi Euristeo: essi comandarono anche Argo. 2- I tragediografi indicano Micene ed Argo come una sola città con lo stesso nome: anche Euripide chiama ora Micene ora Argo quella città tanto nell’Ifigenia che nell’Orestea.
3- Mantinea era famosa in Arcadia per la battaglia in cui Epaminoda vinceva (νῑκάω) gli Spartani, ma anche egli stesso moriva(τελευτάω): e come quella anche Orcomeno ed Erea e Stinfalo non ci sono più: di queste splende a stento un ricordo.
4- Il bimbo del contadina cuoceva (ὀπτάω) delle lumache; siccome le sentiva stridere, disse: «Stupidi animali, le vostre case bruciano e voi cantate!». 5- Un capro mangiava un germoglio della produzione della vite. La vite gli diceva: «Perché mi fai del male? Non è grano tenero. Ugualmente nel giorno del tuo sacrificio proprio io fornirò il vino». 6- I Celti sono uomini intrepidi e nelle azioni di guerra attaccano da ogni parte i soldati greci.
7- I Galati vivono nelle regioni europee lungo il mare non navigabile e piene di bestie feroci; e nelle loro terre scorre il fiume Po (Eridano).(by Geppetto)
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