Id ego fateor et laetorquod te esse in re publica

1. Io confesso e mi rallegro di ciò, del fatto che tu ti sia vantato di essere libero nello Stato.


2. Questa liberalità è vantaggiosa anche per lo stato, che i prigionieri siano liberati dalla schiavitù, che i più poveri vengano resi ricchi.


5. E' già una ricchezza che sei vivo.
8. E' da biasimare l'audacia della tua risposta, tu non hai bisogno di un consiglio.
9. Non posso omettere questo, che unanimemente il senato affollato ritenne che io dovessi essere trattenuto in città.


10. In Scizia la differenza tra i servi e gli uomini liberi è questa, che i servi camminano a piedi, gli uomini liberi non si muovono se non con i cavalli.

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