Il Nuovo Latino a Colori 2 pagina 35 numero 6

Perseverans in amore civium Q. Fabius Maximus fuit: cum ad bellum iit, nonne par eius constantia?...

TESTO LATINO COMPLETO

1. Q. Fabio Massimo fu perseverante nell'amore verso i concittadini: quando si recò in guerra forse che la sua costanza non fu pari?


2. Poichè i Galli avevano ritenuto che Cesare fosse bloccato dalla sedizione cittadina e che non potesse far ritorno dall'esercito in mezzo a tanti dissensi, spinti da tale opportunità, cominciano ad intraprendere decisioni sulla guerra con maggiore libertà e coraggio.
3. In che anno Scipione combattè con Annibale a Zama e morì quel pericolosissimo nemico?
4. Si era diffusa la voce che Artaserse, re dei Persiani, preparava flotte ed eserciti di terra per inviarli in Grecia.
5. Esci dalla città o Catilina, libera lo stato dal timore, parti per l'esilio. Che c'è? Perchè non vai via? Forse noti, forse ti accorgi del silenzio della città?


6. Catone fu tribuno militare in Sicilia quando era consoli Q. Fabio e M. Claudio. Poi, quando fece ritorno, seguì gli accampamenti di C. Claudio Nerone e la sua opera fu molto apprezzata nella battaglia presso Siena, nella quale cadde Asdrubale, fratello di Annibale.
7. Forse che quel famoso medico Ippocrate in una grande epidemia salvò con il suo sapere la campagna o molte città? Fose che a causa sua molti uomini morirono o no?
8. Labieno, luogotenente di Cesare si muoveva qua e là sopra un cavallo a capo scoperto in prima linea, al contempo spronava i suoi, talvolta chiamava così i legionari di Cesare: "Cosa fa tu soldato recluta? Per quale motivo sei senza armi? Perchè non combatti?

E' il nemico tanto baldanzoso?
9. Il Re Tarquinio, come se stesse pensando, entrò nel giardino dei templi.
10. Cosa dire su Marcello? Tanta mansuetudine, una clemenza così inusitata e inaudita, una così grande moderazione in ogni cosa in un altissimo potere e infine una saggezza così incredibile e quasi divina, non la posso in nessun modo far passare sotto silenzio.
11. Dopo la morte di Orgetorige, capo degli Elvezi nonostante gli Elvezi, tentarono di attuare ciò che avevano deliberato per uscire dai loro territori.

12. Sestio affrontò allora il pericolo, ma lo affrontò per quella ragione che è stato tanto importante che ormai non è più necessario che io dica.

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