Ingenio 1 pagina 364 plus
Emilio Lepido, console e pontefice massimo pari allo splendore delle cariche [ricoperte], rivelò a lungo e accanitamente ostilità con Fulvio Flacco uomo della stessa sua importanza. Quando essi furono proclamati censori esortò l'avversario a depore quelle (inimicizie) ritenendo che non occorreva che loro (i quali) che erano uniti pubblicamente con un altissima carica fossero in disaccordo (separati) a causa delle inimicizie private.
Testo con opportuni inserimenti (in maiuscolo)
Aemilius Lepidus, consul et pontifex maximus splendorique honorum pari VITAE gravitate, diutinas ac vehementes INIMICITIAS cum Fulvio Flacco eiusdem amplitudinis viro gessit. Cum censores renuntiati sunt, monuit adversarium ut eas, DEPONERET existimans non oportere EOS privatis inimicitiis dissidere, qui publice summa iuncti erant.
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