Lingua e cultura latina 2 pagina 292 numero 7a - frasi latino

1. Lysander a speculatoribus certior factus est Athenienses naves reliquisse atque in terram praedatum egressos esse.
Lisandro venne informato dalle spie che gli Ateniesi avevano lasciato le navi ed erano sbarcati a terra per predare.
2. Augustus filiam Iuliam Marco Agrippae nuptum dedid
Augusto diede in moglie la figlia Giulia a Marco Agrippa
3. Agesilaus rex Ephesum exercitum hiematum duxit.
Il re Agesilao condusse l'esercito ad Efeso per svernare
4. Bituriges ad Aeduos legatos mittunt subsidium rogatum
I biturgi mandano ambasciatori dagli edui per chiedere aiuto
5. Catilina, in curiam ingressus, sessum ivit.
Catilina, entrato in curia, andò a sedersi.
6. Admonitum te ne cuiquam fidem tribuas, venimus
Siamo venuti a dirti di non fidarti di nessuno
7. Incredibile est ductu quam celeriter Hannibal a Scipione apud Zamam victus, Hadrumetum pervenerit
E' incredibile a dirsi quanto velocemente Annibale, vinto a Zama da Scipione, sia giunto da Adrumeto
7. Nobis res accidit difficilis narratu
Difficile a raccontarsi ciò che ci accadde.
9. Plearque faciliora sunt dictu quam factu.
Molte cose sono più facili a dirsi che a farsi
10. Non semper facile intellectu est quid sit malum, quid autem bonum.
Non sempre è facile a distinguersi ciò che sia male da ciò che sia anche buono.
Argomento trattato: Il supino latino
Regole grammaticali per svolgere l'esercizio
Il supino è un sostantivo verbale che non si declina né si coniuga.

Ha soltanto due forme: una in um che ha significato attivo, l’altra in u di significato passivo, rispettivamente accusativo e ablativo di un nome di quarta declinazione.

Il supino attivo in um, con valore di accusativo di direzione, che si trova solo in dipendenza da verbi di movimento come eo, venio, mitto, ecc. , può reggere sia un complemento oggetto diretto (perciò è chiamato attivo), sia, una proposizione subordinata finale.

Si rende in italiano, come si fa con le finali implicite, con a o per e l’infinito.
Eo domum cubitum = Vado a casa a dormire.

Metellus legatos ad Bocchum misit postulatum ne sine causa hostis populo Romano fieret = Metello mandò ambasciatori a Bocco per chiedergli di non diventare senza motivo nemico del popolo romano.

Il supino passivo in u, che hanno quindi solamente i verbi transitivi di forma passiva e i deponenti (con valore passivo anche per questi ultimi), ha il valore di complemento di limitazione e si trova solo in dipendenza di alcuni aggettivi come f acilis, difficilis, credibilis, incredibilis, utilis, arduus, asper, pulcher, optimus, dulcis, turpis, suavis, ecc. Siccome ha significato passivo non regge nessun caso.

Facile dictu = Facile a dirsi. Mirabile visu = Mirabile a vedersi. O rem (accusativo esclamativo) non modo visu foedam, sed etiam auditu!. = O cosa turpe non solo da vedere ma anche da sentire.

Si trova anche il supino passivo dopo gli aggettivi dignus e indignus e le locuzioni fas est = è lecito, nefas est = non è lecito. Nihil dignum memoratu actum est = Non è stato fatto niente degno di essere raccontato. Videtis nefas esse dictu miseram fuisse talem senectutem = Voi vedete che non è possibile dire che una tale vecchiaia sia stata infelice.

I supini passivi più comuni i sono: auditu = a udirsi, cognitu = a conoscersi,
dictu = a dirsi, factu = a farsi, existimatu = a stimarsi, inventu = a trovarsi, memoratu = a raccontarsi, visu = a vedersi.

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