Parilia 2 pagina 28 numero 15
1. Tum mihi sum visus praeceptis amicorum non satis paruisse....
1 Mi sembrò di non aver obbedito abbastanza alle esortazioni degli amici. 2 anche se era stato tramandato che i germani erano fortissimi in guerra, la loro fama non aveva turbato i soldati di Cesare.
3 in verità sembra che il magistrato sia una legge parlante, invece la legge è un magistrato muto 4 tu sciocco sei scoperto e processato, se ti consegnerai agli uomini iniqui invece che agli onesti. 5 fin dall'inizio dell'impero al popolo Romano sembrò più utile procurarsi amici che schiavi 6 Ad Antonio sembra che nessun gioco sia più piacevole, del sangue, della strage, della carneficina dei cittadini 7 Non ti sembrò turpe osare di far ritorno in questa città, da dove recentemente Bruto si allontanò?
8 sembrano che tolgano il sole dal mondo coloro che strappano l'amicizia dalla vita, rispetto alla quale non abbiamo niente di meglio dagli dei immortali, niente di più piacevole 9 non senza una ragione si dice che non ci sia niente di più facile che inaridire le lacrime delle donne.
10 si narra che Santippe, moglie del filosofo Socrate, fosse molto scontrosa e litigiosa 11 sembrava che Socrate non fosse supplichevole o imputato, ma maestro e quasi padrone dei giudici 12 si racconta che Demostene leggesse con diligenza e ascoltasse anche Platone (by Maria D.)
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