Parilia 2 pagina 61 numero 5
1. In Catilina summum ingenium fuit summa mentis acies; quae ille non ad conservandam rem publicam adhibuerat sed ad evertendam...
1 in Catilina vi fu un sommo ingegno ed un'elevata acutezza di mente, che egli non utilizzò per salvaguardare lo stato ma per rovesciarlo 2 dobbiamo dirigerci verso qualsiasi pericolo, per il decoro e l'onestà.
3 Fabio chiamava aspramente il beneficio concesso da un uomo duro, pane di pietra; era necessario accettarlo dall'affamato, anche se acerbo era inevitabile mangiarlo 4 alla sinistra rispetto a coloro che entravano era dipinto sulla parete un enorme cane avvinto con una catena e c'era scritto sopra a carattere maiuscolo:
attenti al cane! 5 ho molti libri (dativo di possesso), veramente di esiguo valore 6 hai enormi fortune (dativo di possesso), l'elevato grado d'onore, figlio, come ascolto e spero, nato per la lode 7 entrando a Roma attraverso la porta Flaminia, scorre dal lato destro il fiume Tevere 8 l'uomo onesto deve sottostare alle leggi, 9 i tori hanno minori corna dei cervi, ma sono più veloci 10 consumatasi per il gran fuoco, i Romani attribuirono a Mucio Gaio il nome di Scevola.(By Maria D.)
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