Quae Manent 1 pagina 421 numero 19
Gli antichi credevano che gli oracoli predicessero il futuro. Marco mi ha riferito che sua sorella ha partorito due gemelli. ...
1 - Antiqui oraculis (ablativo e non all'accusativo perchè "per mezzo degli oracoli") futurum praedicere credebant. 2 - Marcus mihi rettulit suam sororem geminos peperisse. 3 - Galli promiserant se, post cladem, arma et obsides tradituros esse. 4 - Fama erat Alexandrum Magnum militesque eius numquam victos esse.
1 - Antiqui oraculis futurum praedicere credebant
ANALISI LOGICA
Gli antichi: soggetto
credevano: predicato verbale
che gli oracoli predicessero il futuro: proposizione oggettiva
gli oracoli: soggetto della proposizione oggettiva
predicessero: predicato verbale della proposizione oggettiva
il futuro: complemento oggetto della proposizione oggettiva
ANALISI GRAMMATICALE
Antiqui: AGGETTIVO SOSTANTIVATO, maschile, nominativo plurale, da *antiquus, -a, -um*.
oraculis: SOSTANTIVO, maschile, dativo plurale, da *oraculum, -i*.
futurum: PARTICIPIO FUTURO, neutro, accusativo singolare, da *sum*.
praedicere: VERBO, infinito presente, da *praedico, -is, -ere*.
credebant: VERBO, indicativo imperfetto, 3ª persona plurale, da *credo, -is, -ere*.
1 - Marcus mihi rettulit suam sororem geminos peperisse.
ANALISI LOGICA
Marco: soggetto
mi: complemento di termine
ha riferito: predicato verbale
che sua sorella ha partorito due gemelli: proposizione oggettiva
sua sorella: soggetto della proposizione oggettiva
ha partorito: predicato verbale della proposizione oggettiva
due gemelli: complemento oggetto della proposizione oggettiva
ANALISI GRAMMATICALE
Marcus: SOSTANTIVO, maschile, nominativo singolare, da Marcus, -i.
mihi: PRONOME PERSONALE, dativo singolare, da ego.
rettulit: VERBO, indicativo perfetto, 3ª persona singolare, da refero, -fers, rettuli, relatum, -ferre.
suam: AGGETTIVO POSSESSIVO, femminile, accusativo singolare, da suus, -a, -um.
sororem: SOSTANTIVO, femminile, accusativo singolare, da *soror, -oris*.
geminos: AGGETTIVO NUMERALE, maschile, accusativo plurale, da *geminus, -a, -um*.
peperisse: VERBO, infinito perfetto, da *pario, -is, peperi, partum, -ire*.
3. Galli promiserant se, post cladem, arma et obsides tradituros esse.
ANALISI LOGICA
I Galli: soggetto
avevano promesso: predicato verbale
che avrebbero consegnato armi e ostaggi: proposizione oggettiva
dopo la sconfitta: complemento di tempo
(essi, cioè i Galli): soggetto sottinteso della proposizione oggettiva
avrebbero consegnato: predicato verbale della proposizione oggettiva
armi e ostaggi: complemento oggetto della proposizione oggettiva
ANALISI GRAMMATICALE
Galli: SOSTANTIVO, maschile, nominativo plurale, da *Gallus, -i*.
promiserant: VERBO, indicativo piuccheperfetto, 3ª persona plurale, da *promitto, -is, -ere*.
se: PRONOME RIFLESSIVO, accusativo plurale.
post: PREPOSIZIONE, regge l'accusativo.
cladem: SOSTANTIVO, femminile, accusativo singolare, da *clades, -is*.
arma: SOSTANTIVO, neutro, accusativo plurale, da *arma, -orum*.
et: CONGIUNZIONE.
obsides: SOSTANTIVO, maschile/femminile, accusativo plurale, da *obses, -idis*.
tradituros esse: PERIFRASTICA ATTIVA, accusativo plurale maschile, da *trado, -is, -ere*.
4. Fama erat Alexandrum Magnum militesque (et milites) eius numquam victos esse.
ANALISI LOGICA
Si diceva (Fama erat): predicato nominale (costruzione impersonale)
che Alessandro Magno e i suoi soldati non fossero mai stati vinti: proposizione soggettiva
Alessandro Magno e i suoi soldati: soggetto della proposizione soggettiva
non fossero mai stati vinti: predicato verbale della proposizione soggettiva
ANALISI GRAMMATICALE
Fama: SOSTANTIVO, femminile, nominativo singolare, da *fama, -ae.
erat: VERBO, indicativo imperfetto, 3ª persona singolare, da *sum, es, fui, esse*.
Alexandrum: SOSTANTIVO, maschile, accusativo singolare, da *Alexander, -dri*.
Magnum: AGGETTIVO, maschile, accusativo singolare, da *magnus, -a, -um*.
et: CONGIUNZIONE.
milites: SOSTANTIVO, maschile, accusativo plurale, da *miles, -itis*.
eius: PRONOME DETERMINATIVO, genitivo singolare, da *is, ea, id*.
numquam: AVVERBIO di tempo.
victos esse: PERIFRASTICA PASSIVA, accusativo plurale maschile, da *vinco, -is, vici, victum, -ere*.
(by Vogue)
REGOLE DA RIPASSARE PER TRADURRE BENE QUESTE FRASI
La Proposizione Oggettiva con l'Accusativo e l'Infinito
La Concordanza dei Tempi dell'Infinito
Le Particolarità del Verbo Credo
I Pronomi Personali e Possessivi Riflessivi
Spiegazione delle Regole
1. La Proposizione Oggettiva con l'Accusativo e l'Infinito
Queste frasi contengono verbi come credere, riferire, promettere e dire che introducono una proposizione oggettiva, cioè una frase che fa da complemento oggetto al verbo principale. In latino, queste proposizioni non usano il "che" (ut o quod) ma seguono la regola dell'Accusativo con l'Infinito.
Il soggetto della proposizione oggettiva va in accusativo.
Il predicato verbale della proposizione oggettiva va all'infinito.
Esempio: Nella frase "si diceva che Alessandro Magno... non fosse stato vinto", il soggetto della proposizione oggettiva, Alessandro Magno, è diventato Alexandrum Magnum (accusativo), e il predicato verbale non fosse stato vinto è diventato numquam victos esse (infinito).
2. La Concordanza dei Tempi dell'Infinito
Il tempo dell'infinito non è scelto liberamente, ma dipende dal tempo del verbo della proposizione principale. Questa è una regola di concordanza temporale (o consecutio temporum).
Infinito Presente: Azione contemporanea a quella del verbo principale.
Antiqui... credebant (passato) oraculis futurum praedicere (passato).
Infinito Perfetto: Azione anteriore a quella del verbo principale.
Marcus... rettulit (passato) suam sororem geminos peperisse (ancora più passato).
Infinito Futuro: Azione posteriore a quella del verbo principale.
Galli promiserant (passato) se... tradituros esse (futuro, rispetto al passato).
3. Le Particolarità del Verbo Credo
Il verbo credo ("credere") ha una costruzione particolare che cambia a seconda del suo significato.
Se significa "credere a/prestare fede a qualcuno o qualcosa", regge il dativo.
Credo Deo (Credo a Dio).
Antiqui oraculis credebant (Gli antichi credevano agli oracoli).
Se significa "affidare" o "pensare che", può reggere l'accusativo. Ma nel senso di "prestare fede", è il dativo a essere usato per specificare a chi si crede.
4. I Pronomi Personali e Possessivi Riflessivi
In latino, il pronome o l'aggettivo possessivo che si riferisce al soggetto della frase principale ha una forma speciale: la forma riflessiva.
Il pronome personale riflessivo se (accusativo) si usa quando il soggetto della proposizione infinitiva è lo stesso del soggetto della principale.
Galli promiserant se tradituros esse (I Galli promisero che essi stessi avrebbero consegnato...).
L'aggettivo possessivo riflessivo suus, -a, -um si usa quando il possessore è lo stesso del soggetto della principale.
Marcus mihi rettulit suam sororem... (Marco mi riferì che la sua (di Marco) sorella...).
Per un possesso non riflessivo, si usa il genitivo del pronome dimostrativo is, ea, id (lui, lei, esso).
milites eius (i soldati di lui, cioè di Alessandro).
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