Repetita Iuvant 1 pagina 78 numero 2
1. Fauces erant angustae portus et mare erat vadosum ...
1 Le imboccature del porto erano strette ed il mare era pieno di guadi... 2 Gli Edui avevano combattuto una volta ed una seconda volta con le armi con i Germani ma avevano perso tutta la nobiltà, tutto il senato, tutta la cavalleria.
3 Il condottiero incoraggiò i soldati con un fervido discorso e li rese pieni di coraggio e di buona speranza - prima del giorno stabilito i nemici sciolsero l'esercito e chiesero la pace - i barbari devastavano quasi dinanzi agli occhi del nostro esercito i campi, trascinavano via i figli in schiavitù, espugnavano le città - I Suebi giunsero presso le rive del Reno e da lì ritornarono in patria - ed i monumenti di ricchezza (valore)
erano stati trasportati dal santuario di Ercole in una casa privata - Nasidio fu inviato da Cn. Pompeo con una flotta di 16 navi presso L. Domizio, giunse allo stretto di Messina e da lì a causa di una paura improvvisa condusse la nave dei principi e del senato al di fuori delle nostre stazioni navali - l'indomani Milziade istruì l'esercito schierato a battaglia sotto le pendici del monte ed intraprese la battaglia:
in quel punto infatti la cavalleria dei nemici era ostacolata dagli alberi - ogni speranza contro la milizia dei nemici consisteva (era riposta) nel coraggio dei soldati e nella conformazione naturale del luogo
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